Visioni
14 agosto, 2025Un destriero a cui "non interessa classificarsi primo, ma arrivare. Libero"
Siena si prepara a ospitare il suo Palio, il 16 agosto, come accade dal 1633. Ma negli ultimi decenni, l'opinione pubblica nei confronti del Palio di Siena è cambiata: alla passione per una tradizione secolare si affiancano ormai, con cadenza regolare, le polemiche sul benessere dei cavalli (e degli animali in generale). C’è chi vede nell’evento un simbolo identitario e culturale e chi invece denuncia i rischi e le sofferenze a cui sono sottoposti i destrieri in nome della competizione. Come sempre accade, la ragione sta nel mezzo: la tradizione ha il suo inconfutabile valore e va rispettata, ma per farlo a tutto tondo bisogna imparare a rispettare anche chi rende davvero possibile portare avanti quella tradizione. La corsa più bella non è quella vinta, ma quella in cui si arriva al traguardo liberi, senza catene né costrizioni. E senza che nessun essere vivente rischi la pelle per chi si diverte. Il benessere dei cavalli, che cercano il traguardo sotto la spinta dei loro fantini, vale più di una vittoria.
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