Green Pass
STRUMENTO SEMPLICE
Il generale Figliuolo, in collaborazione con Rocky, Rambo e Sting, all’insaputa del ministro Bob Hope, comunica le semplici misure in vigore dal 6 agosto per la fruizione degli spazi pubblici attraverso il «foglietto coi quadratini che serve a dimostrare come in una o forse due occasioni la persona che ne è in possesso si sia fatto iniettare una roba che protegge dal Covid-19, ma non diciamolo troppo in giro perché sennò poi i novax chi li sente, scendono in piazza di nuovo, e ci tocca di accompagnarli sotto la Rai a minacciare i giornalisti ché mica sono zecche rosse e quindi i metodi più spicci la polizia e i caramba col piffero che li usano».
Commercio - per accedere ai principali esercizi commerciali è tassativa l’esposizione del cosiddetto Green Pass, ma solo durante le ore di chiusura e accompagnato da un piede di porco. Nelle normali ore di esercizio ci si affida alla moral suasion reciproca: se il cliente riesce a farsi fare lo scontrino, l’esercente può chiedere di esibire il certificato.
Ristorazione - Green Pass necessario per uscire dal ristorante, ma non per entrare. Il provvedimento serve a favorire la permanenza nel locale e il conseguente aumento del pil. Chi non sia in possesso del codice può richiederlo a www.asaperloprima.gov.it anche in caso di mancata vaccinazione. Sarà sufficiente scaricare un testo da ripetere ad alta voce: «giurin giurello, appena esco faccio il vaccino che è tanto bello». Gli #ioapro possono aprire, appunto, quando vogliono, ma devono promettere di versare lo 0,1 per cento dell’incasso (dichiarato) alla costruzione di nuovi reparti di rianimazione.
Trasporti - in aereo il Green Pass è obbligatorio, ma gli utenti business e first possono riceverlo in omaggio, anche se non vaccinati, qualora titolari di uno status in miglia che ne certifichi una classe di reddito sberluccicante. Per le compagnie aeree in viaggio verso Qatar, Emirati Arabi e Arabia Saudita, cioè per Matteo Renzi, che faccia un po’ il c***o che vuole, come fa sempre. In treno, il Green Pass è obbligatorio solo sui treni in cui si può mantenere la distanza, cioè dove non serve, e non su quelli interregionali, dove comunque minimo ti prendi la scabbia e a quel punto che te ne frega del covid-19. Gli altri mezzi pubblici (bus, tram, pullman) sono esentati perché è materialmente impossibile controllare i certificati, tranne l’Atac di Roma: essendo in circolazione un solo autobus al giorno, la verifica è semplicissima.
Scuola - gli insegnanti restano liberi di non vaccinarsi, i bidelli dovranno fare almeno la prima dose, il personale delle pulizie dovrà farsele inoculare entrambe e dimostrare, nella quasi certa ipotesi che appartengano ad altra etnia/nazionalità, di aver visto almeno quattro puntate di nicola porro e aver preso atto che se sei migrante, in italia, c’è la corsa a inocularti. Gli insegnanti di religione possono pregare per gli infettati ma solo in via facoltativa. Le finestre vanno tenute aperte*.
*questa è vera.
Giudizio: a chi tocca nun se ‘ngrugna