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La nuova battaglia del ministro Lollobrigida: imporre i formaggi nei menu dei ristoranti. Le notizie del giorno

di Simone Alliva   18 aprile 2024

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Seconda giornata della ministeriale Esteri del G7. Il sostegno di Borrell e Giorgetti all'Ucraina. Il Nyt critico su Israele. Calenda contro l'alleanza Bonino-Renzi. I fatti da conoscere

Ucraina: Borrell, unico piano di pace sul tavolo è quello di Zelensky
L'unico piano di pace sul tavolo in Ucraina è quello del presidente Volodymyr Zelensky. Lo ha detto l'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell'Ue, Joseph Borrell, in un punto stampa a Capri, prima dell'inizio dei lavori della seconda giornata della ministeriale Esteri del G7. «All'inizio c'erano diversi piani, quello cinese, quello brasiliano. Ma l'unico che è riuscito a mantenere lo slancio e che conta sul sostegno della comunità internazionale e' quello del presidente Zelensky. Sicuramente successivamente ci saranno dei colloqui con la Russia, che è il Paese aggressore - ha affermato Borrell - Non possiamo contare solo sugli Usa, dobbiamo prenderci la nostra responsabilità. Abbiamo i Patriot, abbiamo i sistemi antimissile, dobbiamo tirarli fuori dai magazzini e inviarli in Ucraina, dove la guerra si sta intensificando, e sono sicuro che lo faremo rapidamente», ha aggiunto.

 

Giorgetti, continuare sostegno all’Ucraina e alla sua stabilità macroeconomica
La prima sessione dei lavori del G7 interministeriale nell’ambito degli Spring Meetings a Washington e presieduta dal ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti si è aperta con una breve discussione sull’Ucraina, presente anche il ministro Sergii Marcenko. «Incoraggiamo Fmi, la Banca Mondiale e tutte le altre rilevanti istituzioni finanziarie a continuare a supportare l’Ucraina e la sua stabilità macroeconomica», ha detto il titolare dell'Economia. Giorgetti ha anche invitato Marcenko al G7 finanziario che si terrà a Stresa dal 23 al 25 maggio prossimi. «I Paesi del G7 hanno rinnovato un pieno, condiviso e convinto sostegno all’Ucraina- ha detto il ministro italiano, rinnovando - la fiducia nel Paese che sarà in grado di superare le difficoltà».

Al centro della riunione anche le riforme delle banche multilaterali di sviluppo e aggiornamenti dell’Ifm e l’agenda della salute e finanze. Sul tema della tassazione internazionale, Giorgetti ha sottolineato l’importanza di proseguire il lavoro già svolto anche nel G20 a San Paolo per raggiungere l’obiettivo della firma alla convenzione entro la fine di giugno di quest’anno. «È importante mantenere un elevato grado di coordinamento tra i G7 - ha detto a margine il ministro - soprattutto se la discussione avanza lungo linee che non sono pienamente condivise». Infine, a porte chiuse, il G7 ha discusso dei frozen asset russi, argomento che vede la presidenza italiana alle prese con «un compito delicatissimo», ha concluso Giorgetti.

 

NYT: da Israele errore di valutazione su portata reazione Iran
Funzionari israeliani hanno compiuto un errore di valutazione riguardo la gravità della risposta iraniana all'attacco del 1 aprile contro un edificio consolare di Damasco, in cui sono rimasti uccisi diversi comandanti dei Guardiani della Rivoluzione islamica. Lo ha scritto il New York Times. "Gli israeliani avevano fatto male i calcoli, pensando che l'Iran non avrebbe reagito con forza, secondo diversi funzionari americani che sono stati coinvolti in discussioni ad alto livello dopo l'attacco, opinione condivisa da un alto funzionario israeliano".

Due generali sono stati uccisi nell' attacco israeliano a quello che, secondo l'Iran, era un edificio consolare nella capitale siriana. Il quotidiano afferma che i funzionari statunitensi si sono arrabbiati per essere stati informati solo pochi minuti prima dell'attacco di Damasco e per non averne comunicato il significato. Due funzionari israeliani hanno dichiarato al New York Times che i piani per l'attacco di Damasco sono iniziati due mesi prima della sua esecuzione. Secondo il giornale, il piano è stato approvato dal gabinetto di guerra il 22 marzo. Il quotidiano ha affermato di aver visionato i documenti interni della difesa che delineavano le potenziali risposte di Teheran, e nessuno di essi prevedeva un attacco della portata vista nel fine settimana, quando Teheran ha sparato oltre 300 missili balistici e droni contro Israele. Secondo l'articolo, inizialmente l'intelligence israeliana si aspettava che l'Iran lanciasse un massimo di 10 missili terra-superficie contro Israele. La settimana scorsa hanno aumentato la stima a 60-70 missili terra-superficie, si legge nel rapporto, sottolineando che anche questa si è rivelata una valutazione errata.

 

Calenda: «L’alleanza Renzi-Bonino è contro natura»
Il leader di Azione, Carlo Calenda, in una intervista a Domani spiega che la sua lista per le europee, Azione-Siamo europei, avrà anche il simbolo di Renew Europe, autorizzato ieri. E che la sua non è la "casa delle libertà"' come la lista Stati Uniti d'Europa: «Tutti i soggetti politici hanno sottoscritto un decalogo, si iscriveranno a Renew, e dopo il voto apriranno un processo costituente per il Partito della Repubblica. Di là c'é chi andrà nel gruppo socialista e chi con i popolari, come i candidati di Mastella e Cuffaro». Riccardo Magi dice che Cuffaro non è nelle loro liste: «E allora Magi parli con Cuffaro, che racconta cose diverse. Il punto comunque è che non condivido una lista di cui Emma Bonino dice che dal giorno dopo ognuno andrà per conto suo. Gianfranco Librandi, per esempio, è contro le armi all'Ucraina, e sostiene che in Arabia non c'è l'obbligo del velo. Cosa c'entra uno come Librandi con Bonino? L'unica cosa che li tiene insieme è la paura di non passare il quorum da soli». Invece l'ex ministro fa una corsa solitaria: «Non è solitaria, è con otto movimenti, dal Partito repubblicano ai socialisti liberali. E con le migliori competenze: dal generale Camporini al professore Zollino, esperto di nucleare, a Mario Raffaelli, che ha fatto la pace in Mozambico, ad Alessio D'Amato che ha fatto la migliore campagna vaccinale, a Lara Bisin, ex presidente di Confindustria a Vicenza. A Federico Pizzarotti». "Vengono da noi - aggiunge - tutti quelli che non capiscono la lista con Matteo Renzi. Secondo un sondaggio loro, il 93 per cento dei loro elettori non volevano andare con Renzi».

 

La valorizzazione dei formaggi secondo Lollobrigida: «Obbligheremo i ristoranti a metterli in menu»
Almeno un piatto dedicato al formaggio nei menu dei ristoranti. Lo ha dichiarato il ministro dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida in occasione di una visita di cortesia allo stand Gambero Rosso nel corso del Vinitaly a Verona. «Sto facendo un ragionamento con la ristorazione, sia con Confcommercio che Confesercenti» ha dichiarato Lollobrigida durante una conversazione con il Direttore Marco Mensurati, «Vorrei imporre un piatto dedicato al formaggio nei menu degli esercizi di ristorazione. Non il formaggio che accompagna, ma il formaggio che è il piatto, ricalcando un po' il modello francese». Questa idea «porta con sé un aumento del valore,» ha aggiunto il Ministro, «fa crescere la filiera, alza il valore del latte, un po' come è avvenuto con Grana e Reggiano». Risale a settembre il protocollo d'intesa fra l'Associazione Formaggi Italiani Dop e Igp e la Federazione Italiana Pubblici Esercizi presentato al Ministero per la valorizzazione delle Dop e una corretta evidenziazione delle produzioni certificate nei menu della ristorazione. Fra le linee guida proposte quella del ritorno nei ristoranti del carrello dei formaggi.