Una serie di studi hanno evidenziato il rapporto tra riposo e sistema immunitario. Chi dorme poco ha nel sangue livelli alti di  citochine , molecole che sono dei veri e propri motori dei fenomeni infiammatori

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Chi dorme risponde meglio alle infezioni, tanto è vero che quando si ha l'influenza è difficile rimanere con gli occhi aperti. È l'organismo che, in guerra con virus e batteri, preferisce dormire. Uno studio condotto da Luca Imeri, della facoltà di Medicina dell'Università di Milano, e Mark Opp, dell'Università del Michigan, spiega perché in un articolo apparso su 'Nature Reviews Neuroscience'.

E mostra che a regolare il delicato rapporto tra sonno e sistema immunitario sarebbe in particolare una sostanza chiave nel processo dell'infiammazione, chiamata interleuchina-1, che è attiva anche sui neuroni che regolano il sonno e i neurotrasmettitori - come la serotonina - usati dai neuroni per comunicare tra loro. In questa chiave le alterazioni del riposo sembrano essere solamente un sistema efficace dell'organismo per dare il via alla febbre e alle altre risposte che consentono di combattere adeguatamente i virus, fino a eliminarli.

Lo stretto rapporto tra sonno e infiammazione trova un'ulteriore conferma in una ricerca condotta alla Case Western Reserve University, che dimostra come chi non rispetta le classiche 7-8 ore di riposo notturno ha alterati nel sangue i valori delle citochine, molecole che sono dei veri e propri motori dei fenomeni infiammatori.

La ricerca ha esaminato 614 persone coinvolte nel Cleveland Family Study: coloro i quali dormivano troppo avevano una crescita pari all'8 per cento di proteina C-reattiva, indice che viene messo in correlazione con un possibile maggior rischio per cuore e vasi, e del sette per cento di interleuchina-6, anch'essa legata a un incremento del pericolo di patologie cardiovascolari.

Non è andata meglio agli insonni: 60 minuti di riposo in meno del dovuto corrispondevano a una crescita dell'8 per cento di Tnf alfa, un altro parametro che entra in gioco nel facilitare l'infiammazione.