Formidabili quegli anni. La fame del dopoguerra era alle spalle e il boom trasmetteva voglia di vivere. E di ballare. Ma in modo diverso, rivoluzionario, di massa. Non più i passi che richiedevano maestria, obbligando molti a sedere e guardare gli altri. No, era il momento del twist. "Pensate di strofinarvi i fianchi con un asciugamano teso tra le mani, mentre spegnete una cicca a terra, con tutti e due i piedi", in questo modo Chubby Checker spiegò il twist, prima ai ragazzi negli Stati Uniti, poi in Europa. E il gioco funzionò alla perfezione.
Non bisognava toccarsi, si poteva sbagliare senza preoccuparsi del partner, ci si poteva guardare intorno, chiacchierare e avvicinare le ragazze senza invitarle formalmente a danzare. Fu una rivoluzione. Eppure la via del twist al successo non fu così semplice. Il brano "The Twist", fu registrato per la prima volta nel 1959 da Hank Ballard and the Midnighters, prendendo spunto da una ballata gospel trasformata in un blues per renderla più allegra. Pubblicato come B-side del singolo "Teardrops on Your letter", che entrò nella top 100 americana, il brano cadde presto nel dimenticatoio salvo esser notato da disc jokey Dick Clark, che con il programma American Bandstand portò la musica dei giovani nelle case di mezza america.
Clark ne volle far registrare una nuova versione da portare nel suo programma e scelse, tra i giovani della sua casa discografica, il semisconosciuto Chubby Checker. Il brano divenne immediatamente una hit, al primo posto delle classifiche nell'agosto del 1960. Eppure anche questa seconda versione, ben presto sparì dalle scene, o almeno così sembrò. A New York, al Peppermint Lounge,un piccolo night club gestito dalla famiglia Genovese, il twist si continuò a ballare e divenne un fenomeno d'elite. Marilyn Monroe, Greta Garbo, Jackie Kennedy, Truman Capote e i giovani rampolli delle dinastie reali europee vennero spesso intercettati all'entrata del locale, pronti a ballare e divertirsi. Le cronache del gossip newyorkese fecero il resto. Tutti volevano ballare il twist e il 1961 fu l'anno del successo.
Fred Astaire fu costretto, nonostante la riluttanza, ad inserirlo nei programmi delle sue scuole di ballo, sparse in tutto il territorio degli Stati Uniti. Chubby Checker incise "Let's twist again", che entrò nella top ten, ma ormai il twist si ballava ovunque e sulla traccia dell'originale "The Twist", che tornò primo in classifica, vennero composte una miriade di canzoni: da "Twisting the nigh away" di Sam Cook, a "Twist and Shout" degli Isley Brothers, ripresa nel 1963 dai Beatles. Anche in Europa arrivò l'onda del twist, con versioni in tutte le lingue. Il primo a portare il twist in Italia fu Peppino di Capri accompagnato dai Rockers nel 1961, con "Saint Tropez twist" seguita dalla cover di "Let's Twist Again".
A ruota Vianello, Morandi, Rita Pavone, Celentano, Gaber e Jannacci, Nico Fidenco si cimentarono nel nuovo ballo. Dall'estate del 61 e per tutto il 62 in Italia si ballò il twist e non si è mai più smesso. Ogni estate prima o poi, in qualche stabilimento, villaggio o locale, sentirete le note del twist e distrattamente inizierete a muovere le anche, senza saperlo. Buon Compleanno. E guai a chi sta fermo!