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18 agosto, 2025Il vertice, al quale saranno presenti anche sette leader europei, segue il bilaterale di ferragosto tra il presidente Usa e Putin in Alaska
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è atterrato oggi - 18 agosto - a Washington, dove è previsto un incontro bilaterale con Donald Trump alle 13:15 ora locale (le 19:15 in Italia) per discutere delle condizioni di pace messe sul tavolo dei negoziati dal presidente degli Stati Uniti e dal suo omologo russo, Vladimir Putin, durante il vertice di Ferragosto in Alaska. A seguire, Trump saluterà i sette leader europei - in arrivo per le 12 - che dovrebbero arrivare alla Casa Bianca verso le 14:15 (le 20:15 italiane).
Ursula von der Leyen, Friedrich Merz, Emmanuel Macron, Giorgia Meloni, Alexander Stubb, Keir Starmer e Mark Rutte hanno deciso di accompagnare oltreoceano il leader del Paese invaso dal Cremlino con l’intento di fargli da scudo, chiedendo che l’Ucraina possa godere di garanzie di sicurezza simili a quelle previste dall’articolo 5 della Nato: "Le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell'America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti, e di conseguenza convengono che se un tale attacco si producesse, ciascuna di esse, nell'esercizio del diritto di legittima difesa (...) assisterà la parte o le parti così attaccate intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l'azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l'uso della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell'Atlantico settentrionale", recita il quinto articolo del trattato Nord Atlantico.
Il presidente Usa ha affidato a un post sul suo social, Truth, la sua posizione sui negoziati: "Il presidente ucraino Zelensky può porre fine alla guerra con la Russia quasi immediatamente, se lo desidera, oppure può continuare a combattere. Ricordate come è iniziato tutto. Non si può più tornare indietro con la Crimea data a Obama (12 anni fa, senza che venisse sparato un colpo!), e non si può entrare nella Nato da parte dell'Ucraina. Certe cose non cambiano mai!".
Zelensky, invece, ha affermato sul suo profilo X che “la Crimea non avrebbe dovuto essere ceduta all'epoca”, dichiarando poi di voler porre fine al conflitto “in modo rapido e affidabile” ottenendo una pace che, però, deve essere “reale”.
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