Hisham, che sogna di diventare Ibra

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Con un po' di prosopopea, è stato battezzato "Faisal Al-Husseini International Stadium": in realtà è poco più di un campetto con erba artificiale in mezzo ai casermoni di cemento di Al-Ram, popoloso agglomerato arabo a due passi da Gerusalemme. Ma è qui che per la prima volta nella sua storia, la nazionale della Palestina ha giocato la sua prima partita valida per le qualificazioni per i Giochi Olimpici di Londra 2012.

Al-Husseini, l'uomo a cui è dedicato l'impianto, era un leader palestinese di Gerusalemme Est, fondatore dell'Unione generale degli studenti palestinesi, ed è passato più volte nelle carceri israeliani prima di diventare personaggio di spicco nelle trattative di pace. Morto nel 2001, è oggi considerato un eroe della patria da tutte le fazioni.

Quando la nazionale gioca qui, da pochi mesi, i seimila posti dello stadio non bastano a contenere tutti i tifosi: prima le partite "vere" si andavano a disputare in Egitto o in Giordania, qualche volta perfino in Kuwait.

Nella nazionale palestinese - che in casa gioca con maglia e pantaloncini rossi - l'asso è tale Ahmed Keshkesh, 26 anni, nato nella Striscia di Gaza, che gioca nel campionato giordano con l'Al-Weehdat di Amman: sa fare sia il trequartista sia la punta.

Accanto a lui in attacco c'è Fahed Attal, 25 anni, anche lui professionista in Giordania. Molto quotato nei Territori è Hisham Ali, diciannovenne ala sinistra che si sta facendo le ossa nelle giovanili del Malmö, in Svezia: per capirci, dove ha iniziato anche Ibrahimovic. Il difensore centrale Omar Jarun gioca invece nella serie B polacca, con la maglia del Pogon Szczecin.

Ma i nomi più osannati allo stadio sono quelli di Tariq al Quto, Ayman Alkurd, Shadi Sbakhe e Wajeh Moshtahe: quattro giocatori del campionato palestinese morti in diverse circostanze, negli scorsi anni, durante scontri a fuoco con l'esercito israeliano.

Fra i giocatori della nazionale, del resto, non mancano i problemi: per allenarsi e per partecipare ai tornei hanno infatti bisogno di visti e permessi che spesso vengono negati dalle autorità di occupazione. Nel 2007, ad esempio, tutta la squadra decise di rinunciare a una trasferta a Singapore (decisiva per le qualificazioni ai Mondiali) perché era stato negato il visto a due giocatori.

I 'rossi' dei Territori sono al 151° posto del ranking della Fifasono allenati da un tunisino Mukhtar Al Talili.

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