La danza non è solo fatta di punte e tutù: nelle sue varie espressioni, può rappresentare uno dei fattori determinanti della cultura di un popolo. Ogni ballo è profondamente radicato nella tradizione del paese in cui è nato e, allo stesso tempo, è espressione di un linguaggio corporeo universale. Lo dimostra il Festival di Danza Contemporanea "Oriente Occidente" che, fin dalle origini negli anni Ottanta, ha riunito in Trentino performer di fama internazionale, per raccontare le interazioni tra artisti che non condividono la medesima nazionalità o le stesse usanze.
L'edizione 2011, intitolata "Sulle rotte di Ulisse", si svolge a Rovereto e Trento dall'1 all'11 settembre e vede protagonisti compagnie di ballerini e musicisti provenienti da Egitto, Italia, Spagna, Francia, Serbia, Turchia e Algeria. Il tema scelto quest'anno è il rapporto tra i popoli che abitano le coste del Mediterraneo, un incontro-scontro tra etnie che si sono combattute e influenzate reciprocamente per secoli.
Balli popolari nati lungo la costa meridionale della Spagna o nelle città mediorientali verranno interpretati ed eseguiti da artisti che coniugano ritmi antichi e moderni o creano suoni e gesti ispirati al folclore di più terre. Così il flamenco della bailadora Mercedes Ruiz si inserisce nel solco della tradizione mentre la Tangeri Cafè Orchestra di origine marocchina crea una rivisitazione delle melodie andaluse arricchite da sonorità arabe.
Contaminazioni etniche sono alla base del lavoro di tre artisti che partecipano al festival: il coreografo franco-serbo Josef Nadj la cui formazione è stata influenzata dal fervore di due città, Budapest e Parigi, Abou Lagraa che ballerà sulle note delle canzoni francesi e algerine più famose e la danzatrice Djamila Henni-Chebra che il 10 settembre ripercorrerà i principali stili egiziani dagli anni Trenta ad oggi.
Un focus sarà anche dedicato alla danza Sufi, il moto di ripetuta rotazione finalizzato all'estasi eseguito da alcune confraternite islamiche e reinterpretato, in chiave contemporanea, dall'artista turco Ziya Azazi.
La trance ritmica non è solo una prerogativa dei dervisci ma è anche elemento caratteristico dei balli salentini ai quali il Festival riserverà due appuntamenti: il 2 settembre Maristella Martella presenterà Taràn, un viaggio nelle differenti forme di taranta mentre il 4 saranno protagonisti la voce di Enza Pagliara e le musiche del Canzoniere Grecanico Salentino, la band nata in Puglia negli anni Settanta.
Il ricco programma di "Oriente e Occidente", integrato da eventi off e tavole rotonde, offrirà tre 'eventi nell'evento': lo spettacolo "Deca Dance" presentato in prima nazionale dall'israeliano Ohad Naharin, la performance del coreografo egiziano Walid Aouni ispirata ai libri del leader del movimento di liberazione della donna Kassem Amin e una rivisitazione di "Romeo and Juliet" firmata dal greco Andonis Foniadakis.
Cultura
24 agosto, 2011E' dedicata ad artisti e compagnie dall'Egitto alla Spagna la rassegna 'Oriente Occidente' di Rovereto. Un'occasione per vedere in scena i bei nomi del balletto contemporaneo e riflettere sulla diversità
E a Rovereto il Mediterraneo danza
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