Il dipartimento Pari Opportunità offre lavoro a ben otto aspiranti consulenti ma la selezione avverrà in tempi record: solo sette giorni, e per di più tutti festivi
E' Natale e sono tutti più buoni. Il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri offre lavoro. Il compenso è ottimo, dai 40 ai 70 mila euro, e il contratto dura ben diciotto mesi, ma dovete affrettarvi. In tempi di crisi e di disoccupazione, non ci si può certo aspettare. Si cercano ben otto consulenti e in nome della trasparenza sono stati ovviamente pubblicati due avvisi pubblici. L'ultimo è datato 20 dicembre e scade proprio oggi, dopo sette giorni. Il primo è stato pubblicato il 7 e anche in questo caso la scadenza è stata fulminea. Solo sei giorni per presentare le candidature. Non c'è che dire, alle Pari Opportunità hanno una gran fretta. Gli esperti servono al più presto.
Un vero miracolo in tempi di spending review. La legge ha infatti stabilito che 'dal 2011 la spesa annua per studi e incarichi di consulenza non può essere superiore al 20 per cento di quella sostenuta nel 2009'. Un taglio netto ai costi. Tanto che tra luglio e ottobre di quest'anno anche due dirigenti, Massimo Monnanni e Rosalba Voltri, sono stati mandati via. Certo se oggi cercano otto consulenti nel 2009 dovevano averne almeno quaranta, stando alle norme che prevedono di non superare un quinto rispetto agli incarichi di quell'anno. Sarà per questo che i tempi per la selezione sono così stringati. Hanno un buco da colmare. Serve al più presto un aiuto professionale. Eppure nel 2009 gli incarichi sembrerebbero essere solo quelli di due esperte ' a supporto' dell'Osservatorio per le attività di contrasto alla pedofilia. Costo: 52 mila euro per un anno e mezzo di lavoro.
Evidentemente, vista la momentanea dipartita di Mario Monti, il Capo del Dipartimento, l'avvocato Patrizia de Rose, ha trovato il coraggio di ribellarsi ai tagli. E anche il responsabile unico del procedimento, Rosario Alberto De Stefano, avendo compreso l'urgente necessità, non ha avuto alcunché da eccepire, nemmeno sulla bizzarra tempistica. Pur di selezionare candidati validi è bene lavorare anche durante le festività. Quindi non vi preoccupate e affrettatevi a mandare il curriculum. Cercano innanzitutto i due, o le due, esperti/e per la prevenzione e il contrasto dell'abuso e dello sfruttamento sessuale dei minori, ossia alla pedofilia, e poi qualcuno che si occupi di tratta di esseri umani e un 'supporto tecnico-scientifico' per reprimere la pratica delle mutilazioni genitali femminili. Nell'ultimo anno del ministero che fu di Mara Carfagna furono spesi 891 mila euro per la lotta di questa repressione. Non è dato sapere se abbia avuto successo, ma la voce di spesa si è triplicata in un solo anno rispetto alle previsioni. Non manca la necessità di consulenti- tecnici. Cercasi disperatamente esperti in 'attività di supporto giuridico-amministrativo' e di 'programmazione e pianificazione degli interventi'. E dire che al Dipartimento hanno uffici legali e amministrativi, ma evidentemente nessuno è in grado di svolgere queste attività.
Poi, qualcuno che si occupi di 'blog, post, podcast, video'. Tutti profili senior, o al più middle, ma soprattutto badate al criterio preferenziale. Nella valutazione terranno conto delle 'pregresse esperienze di collaborazione con il Dipartimento'. In quale materia serva l'esperienza pregressa non è ben specificato. Deve avere lo stesso oggetto o forse va bene in qualsiasi settore, purché si abbia avuto già a che fare con il Dipartimento? Nel dubbio, se avete i requisiti, ancora per oggi potete
provare.
Magari, vista la fretta, la Commissione si riunirà entro fine anno e troverà la vostra candidatura valida o forse tra le otto consulenze ritroveremo i nomi delle due esperte di pedofilia e di altre sei persone i cui contratti con il Dipartimento scadono proprio il 31 dicembre.