L'abbiamo conosciuta come una sprovveduta matricola, tutta studio sesso e pub. Ora che la stiamo perdendo, come si dice in gergo ospedaliero, ci rendiamo conto di quanto sia cambiata. Lei è Meredit Grey, la bionda, slavata, sensuale, scialba, bellissima, inutile, strepitosa insopportabile, isterica, entusiasta, virtuosa e nevrotica protagonista della serie a cui dà se non il nome almeno il cognome. Grey's Anatomy, otto stagioni in corsia, volge al termine e con l'ultima puntata (in onda su Fox Life il 25 giugno alle 21) si chiude un capitolo seriale che lascerà non pochi orfani televisivi.
Con la bocca chiusa a doppia mandata su qualunque dettaglio in odor di spoiler, ripercorriamo in volata l'evoluzione in camice di Ellen Pompeo versione dottoressa, madre adottiva e figlia depressa di una madre-padrona, amica totale della cinica Cristina a cui giura fedeltà dalla prima ora e votata all'amore per il neurochirurgo, legata a una serie di amici che inevitabilmente muoiono tra mille tormenti e portatrice sana di sventure che hanno animato lo show destinato a durare per altre due stagioni.
UN TRAILER LUNGO OTTO PUNTATE
La creatura d'eccellenza nata dalla fortunata penna di Shonda Rhimes sbarca al Seattle Grey nell'ormai lontano 2005. Ed è subito serial, da 22 milioni di spettatori. Nella seconda stagione combatte per avere il suo Derek, che non vuole divorziare, nella terza si trova incastrata tra due pretendenti, il suo dottor Stranamore e un veterinario (quel Chriss O'Donnel di NCIS Los Angeles) troppo bello e troppo buono per vincere il duello.
Arrivata alla quarta stagione Meredith, figlia anche di un padre che la abbandonata troppo presto, si ritrova tra i piedi Lexie, una sorella che non vuole e che diventerà, col passare degli anni uno dei personaggi più amati. Nella quinta va avanti il suo rapporto con Derek tra conflitti e tormenti e nell'ormai celebre chiusura della sesta stagione, quando un pazzo compulsivo entra in ospedale per fare una strage (riuscendoci per altro alla grande) la nostra dottoressa cerca di salvare il suo uomo urlando: 'Spara a me, uccidi me' e scatenando lacrime in mondo visione.
Passiamo così alla settima, Meredith è diventata aiuto neurologo, e altera la ricerca sull'Alzheimer, mettendo seriamente a rischio non solo il suo posto di lavoro ma anche e soprattutto il suo matrimonio (siglato da un post-it d'amore) e l'adozione della sua bambina. Siamo al rush finale. L'ottava stagione comincia proprio con il licenziamento del biondo chirurgo ma siamo proprio all'inizio. Ventiquattro puntate passano sotto i ponti televisivi, tra morti, abbandoni, un sacco di lacrime, scambi di promesse e passaggi di testimoni.
Sulle note di 'Cosy in the Rocket' del duo Psapp si arriva alla fine con un sentito ringraziamento per la Abc. Aspettando l'appuntamento finale in simil Lost. Ma non anticipiamo niente, una promessa è una promessa.