È il Montezemolo della Regione Lazio. Per mandarlo a casa in anticipo rispetto alla scadenza del mandato (prevista ad approvazione del bilancio 2015) gli hanno dato 170 mila euro. Indennità salata a spese dei contribuenti, in cambio delle dimissioni. Altro che articolo 18.
In pratica, Massimiliano Marcucci, numero uno di Lazio Service nominato a guida della partecipata regionale dall’ex governatrice Renata Polverini con compenso annuo di 108 mila euro, dimettendosi è riuscito a intascare dalla Giunta Zingaretti che voleva mandarlo via quanto avrebbe guadagnato continuando a lavorare per un altro anno e mezzo.
Al suo posto, il presidente Nicola Zingaretti ha messo l’ex numero uno dei giovani industriali di Roma Massimiliano Raffa. Compenso: 130 mila euro l’anno. Avvicendamento «con ingente spreco di risorse pubbliche», chiosano dai banchi del M5s. E pensare che proprio Lazio Service, mega struttura da 1.400 dipendenti, sarebbe una delle partecipate nel mirino della spending review. La Regione Lazio taglia, ma le porte girevoli continuano a essere dorate.
Ma. Ge.