In tempo record il ministro della giustizia tedesco ha presentato un pacchetto di leggi per prevenire eventuali attività terroristiche
Heiko Maas, 48 anni, ministro socialdemocratico della giustizia di Berlino, sta facendo di tutto «per rendere la Germania il più possibile sicura», come afferma. In tempo record ha presentato un pacchetto di leggi per prevenire eventuali attività terroristiche di islamisti di base sul territorio tedesco. Già a metà gennaio, subito dopo gli attentati di Parigi, aveva predisposto il ritiro del passaporto (sino a 3 anni) agli islamisti che, dalla Germania, programmano voli verso luoghi dove esistono campi di addestramento o direttamente in Iraq e Siria per combattere per lo Stato Islamico.
Le nuove leggi appena varate consentono di punire anche con la reclusione (da 6 mesi a 10 anni) l’islamista che si prepari a compiere un attentato o a recarsi a combattere nei territori dello Stato islamico. D’ora in poi, inoltre, ogni forma di finanziamento di gruppi fondamentalisti, anche solo del viaggio di un terrorista, verranno puniti dal nuovo paragrafo di legge 89a. «Vogliamo prosciugare le fonti finanziarie delle attività terroristiche», spiega Maas.Sinora infatti almeno 600 terroristi islamici hanno lasciato la Germania alla volta dei fronti in Medioriente.
I dubbi sulla efficacia delle sue nuove disposizioni di legge non sono pochi. «Il ritiro dei passaporti», dice la verde Irene Mihalic, «può spingere il terrorista ad accellerare la realizzazione dei suoi piani». E più che gli articoli di legge «sono i progetti di prevenzione ed informazione sociale che aiutano a combattere la formazione di nuovi jihadisti».