L'obiettivo è ambizioso: 20 mila imprese esportatrici in più. Per ottenerlo, il ministero dello Sviluppo economico mette sul piatto 130 milioni di euro. Distribuiti così

Pitti Uomo
Entro la fine dell’anno prossimo, 20 mila imprese esportatrici in più. Con questo obiettivo il ministero dello Sviluppo economico ha varato il “piano straordinario per il made in Italy”. Ecco le dieci misure che valgono per quest’anno 130 milioni di euro.

27 milioni Serviranno per rafforzare le fiere italiane: non tutte però, solo le 15 selezionate dal governo. Il modello indicato dal ministero è l’evento della moda Pitti.

2 milioni Con questi soldi si vogliono finanziare dei corsi per la formazione di duemila export manager, ognuno dei quali dovrebbe poi seguire 8-9 aziende.

19 milioni Il governo offrirà alle piccole e medie imprese dei voucher ?da 10 mila euro l’uno con cui retribuire, per sei mesi, gli export manager: per beneficiare dell’aiuto, la società dovrà investire circa 3 mila euro.

4 milioni Si chiama “Roadshow per ?le Pmi” e consiste nell’organizzazione di eventi formativi, in giro per l’Italia, dedicati alle aziende che vogliono iniziare ad esportare.

1 milione L’idea è quella di creare ?una piattaforma digitale per le piccole imprese che vogliono vendere all’estero.

16 milioni Fuori confine, soprattutto in Nord America, le catene della grande distribuzione verranno pagate per inserire nei loro scaffali più prodotti nostrani, soprattutto quelli di piccole aziende.

33 milioni In attesa della firma finale del Ttip, l’accordo di libero scambio tra Europa e Usa, il governo dice di aver già iniziato a finanziare la promozione dei prodotti italiani negli Stati Uniti.

2 milioni La cosiddetta “Road to Expo” punta ad ampliare la ricaduta commerciale dell’Expo nel comparto dell’agroindustria.

21 milioni Attraverso pubblicità tradizionali e banchetti all’interno dei supermercati, verrà promosso il vero ?made in Italy rispetto alle imitazioni.

5 milioni Un roadshow, un giro che tocchi almeno le prime 20 piazze finanziarie mondiali, per attirare più investimenti esteri in Italia.