Oltre 3200 ispezioni delle Fiamme Gialle sulla lista dei conti svizzeri hanno fatto scoprire solo 190 evasori. Mentre gli inglesi ne hanno individuati 3600. Ma ben 1264 italiani dell'elenco hanno sfruttato lo scudo fiscale per rimpatriare i fondi neri
Ci sono numeri che non tornano. E la dimostrazione di quanto sia stata grande l'opportunità offerta agli evasori dai condoni della stagione berlusconiana. Tra le migliaia di nomi della lista Falciani con riserve per sei miliardi e mezzo di euro, le ispezioni delle Fiamme Gialle hanno portato alla scoperta di soli 190 cittadini italiani non in regola con le tasse. Di questi ben 101 erano evasori totali: fantasmi per l'Erario, ma con il conto in Svizzera.
[[ge:espresso:inchieste:1.199357:article:https://espresso.repubblica.it/inchieste/2015/02/13/news/lista-falciani-la-posizione-dell-espresso-perche-ci-rifiutiamo-di-mettere-tutti-alla-gogna-1.199357]]Visto così, è un bilancio molto magro. Le autorità inglesi infatti setacciando gli elenchi hanno trovato ben 3600 concittadini che si erano sottratti al fisco. Ma da noi c'è stata la scorciatoia offerta dal governo nel 2009: 1264 italiani con il conto alla Hsbc l'hanno sfruttata per riportare a casa il loro tesoro. E che tesori: si tratta infatti di un miliardo e 669 milioni di euro. Insomma, una grande occasione per sfuggire alla tempesta perfetta che le rivelazioni di Hervé Falciani stavano scatenando sull'istituto elvetico.
I controlli della Guardia di Finanza hanno riguardato tutta Italia. I militari hanno fatto 3276 verifiche, ma solo il 40 per cento delle posizioni esaminate sono emerse irregolari. E di queste, la gran parte avevano chiuso i contenziosi proteggendosi con lo scudo tremontiano.
Alla fine degli accertamenti sono stati scoperti redditi non dichiarati per 741 milioni di euro. L'Agenzia delle Entrate sta rendendo esecutive le contestazioni. Al momento, il 75 per cento è stato già esaminato, rilevando una maggiore base imponibile di 319 milioni: soldi che avrebbero dovuto comparire nelle denunce dei redditi e invece sono finiti nei forzieri elvetici.
Ma l'esame della campagna di verifiche lascia alcune questioni aperte. La lista consegnata alle Fiamme Gialle contiene 5439 nomi di cittadini italiani mentre quella elaborata dal network di giornalismo investigativo Icij,
che l'Espresso ha esaminato in esclusiva per l'Italia, ne conta 7463. Una differenza non secondaria: quasi duemila persone con i relativi tesoretti.
Inoltre, le analisi della polizia tributaria si sono concentrate sui documenti dei depositi in cui erano registrate movimentazioni. Mentre nei files rivelati da Falciani ci sono tracce di tanti altri forzieri, che erano stati svuotati prima del 2007 ma che in passato possono essere serviti per business d'ogni genere. Destinati a restare nel mistero.