Ricordo di Renato Zangheri e del filosofo Jaakko Hintikka. La botanica fantastica di Salgari. E la storia che non solo torna indietro, ma si rovescia
È scomparso
Renato Zangheri. Ha avuto diritto a notizie rapide, come accade a chi muore intorno al ferragosto. Si è ricordata la sua avventura di sindaco di una Bologna-modello, e i momenti difficili che ha dovuto affrontare, dalle contestazioni dada-maoiste del Settantasette alla strage della stazione. Ma qui, pensando all’amico scomparso, vorrei ricordare solo due cose. Dopo la sua vicenda di amministratore Zangheri ha avuto anche un’altra stagione, come cofondatore e poi rettore dell’Università di San Marino, ed è una vicenda da non dimenticare. E poi vorrei ricordare Zangheri, sindaco comunista di una Bologna rossa, quando veniva visitato da giornalisti americani, i quali si attendevano di trovare alle sue spalle, nel suo ufficio, qualche ritratto di Stalin, o di Marx, e invece campeggiava un grande Pollock. E quelli non sapevano più cosa pensare di quel comunista elegante che li accoglieva col suo ampio sorriso da gatto del Cheshire.
Hintikka. Qualche giorno dopo è scomparso, a ottantasei anni, Jaakko Hintikka, filosofo e logico finlandese. Lo ricordo per il suo contributo a una teoria dei mondi possibili. Che non esista solo il mondo in cui viviamo, ma altri, inventati, creduti, sperati sono idea antica, e sul possibile avevano riflettuto i filosofi da Aristotele sino a Leibniz. Ma nel secolo scorso studiosi come Hintikka, e come Kripke, Lewis, Plantinga e altri, di questi mondi (e del modo in cui ne parliamo) avevano elaborato una rigorosa logica formale. Non intendo certo approfondire qui l’argomento - e dei suoi rapporti, talora non voluti, talora espliciti, con le invenzioni della fantascienza, e si pensi ad “Assurdo universo” (“What a mad universe”) di Fredric Brown. Qui siamo non solo di fronte a mondi possibili ma addirittura a universi paralleli, e anche alcuni filosofi come Lewis avevano preso l’ipotesi sul serio. E se volete saperne di più sui rapporti tra scienza e fantascienza leggetevi Renato Giovannoli, “La scienza della fantascienza”. Col che ci siamo allontanati da Hintikka, ma ricordo solo che molte delle sue idee hanno influenzato anche la teoria degli universi narrativi.
Paletuvieri. Leggendo Salgari, quanto abbiamo sognato sui paletuvieri, accanto al babirussa, al baniano e al baobab. Ma mi pare (e qui in campagna non ce la faccio a controllare sull’opera omnia salgariana) che Salgari nomini anche le mangrovie. Siccome non aveva mai viaggiato e reagiva solo al suono magico di parole lette sui libri, mi pare non abbia mai realizzato che i paletuvieri sono le mangrovie. L’ho capito solo quando in terre tropicali ho incontrato questi alberi che sgambettano nell’acqua coi loro arti rachitici. Ora leggo che le mangrovie stavano scomparendo a causa dell’allevamento artificiale dei gamberetti. Ma dopo qualche tsunami si è capito quanto quei vegetali facessero barriera contro le furie del mare e si è ricominciato a ripiantarli. A scapito dei gamberetti, immagino, ma possiamo fare a meno dei gamberetti pur di vedere ancora zampettare a pelo d’acqua i nostri amati paletuvieri.
Tornare indietro e capovolgere.
Avevo scritto in queste bustine dell’andamento a passo di gambero della storia contemporanea, dove si tornava dalla telegrafia senza fili a internet sui fili telefonici, o dove la carta dell’Europa d’oggi riassomigliava a quella anteriore al 1913; per non dire del ritorno dello “astuto afgano” al Kyber Pass, della riapparizione degli Assassini suicidi del Veglio della montagna, e delle famiglie europee con servi di colore come in “Via col vento”. Mi pareva che la Storia, stanca di andare avanti per ordine di Hegel, si riavvolgesse all’indietro. Ma ora succede ben altro, la Storia si capovolge. Ricorderete che da sinistra, nell’Ottocento, si combatteva la reazione clericale e i partiti della estrema destra si facevano difensori dell’Altare. Ora accade il contrario: un cardinale di Santa Romana Chiesa viene accusato di comunismo per le sue idee umanitarie e contro il clero si scaglia l’estrema destra. Da che parte sta oggi la Vandea? E che dire dell’Africa e del Medio Oriente che stanno colonizzando l’Europa?