Nel mirino, soprattutto, è finito il suo lavoro ai tempi della direzione del dipartimento politiche abitative ai tempi della giunta Alemanno. È sua, infatti, la firma sulle costosissime convenzioni firmate dal Comune per l’affitto di alcuni edifici con decine di appartamenti da destinare a residenze per l’emergenza abitativa, tra cui quelli della società di Fabrizio Amore, un imprenditore oggi indagato in una delle inchieste su Mafia Capitale.
Amore non è l’unico ad aver fatto affari d’oro nel business dell’emergenza abitativa, peraltro, e le cifre raccontate dall’Espresso riaprono lo scontro sul ruolo di un dirigente di era alemanniana, nell’amministrazione Raggi, giunta che vorrebbe esser quella della discontinuità.
Per il Pd l’occasione è ovviamente ghiotta. «Beppe Grillo, Luigi Di Maio, facciamo finta di niente o diciamo qualcosa?», twitta ad esempio Alessia Morani, vicepresidente dei deputati dem. «I profili di alcuni esponenti della giunta a 5 stelle appiano sempre più inquietanti» dice invece il senatore Stefano Esposito, che è stato brevemente anche assessore, sul finire della giunta Marino: «I grillini che governano Roma non sono solo incapaci, ma anche pericolosi», aggiunge duro.Facciamo sempre finta di niente o diciamo qualcosa? @beppe_grillo @luigidimaio #regali #Raggi #Marra #mafiacapitale https://t.co/wxQ7VqXIyC pic.twitter.com/71COnHoPRI
— Alessia Morani (@AlessiaMorani) 28 ottobre 2016
«La vicenda è inquietante», conferma poi Matteo Orfini, presidente del Pd e commissario del partito romano, che non si spiega come Raggi possa ancora difendere Marra. Orfini si riserva di leggere le carte per intervenire, con esposti o interrogazioni, e però dà subito una lettura politica: «Si conferma» dice all’Espresso, «la nostra accusa: il cerchio ristretto di Virginia Raggi è quello di una certa destra romana». E se il Movimento 5 stelle, e persino la giunta Raggi, hanno anche altri volti, più di sinistra, «è solo perché questa, confusa, è la natura del Movimento». «Natura che però spiega perfettamente», aggiunge Orfini, «perché, oltre a non governare, stiano passando il tempo a litigare, a mediare tra le loro diverse anime: non io ma Roberta Lombardi ha detto che Marra è un virus del Movimento».
«Possibile che la Raggi non sapesse nulla delle attività di Marra, da lei chiamato in giunta e difeso in tutte le occasioni?», continua il renziano Ernesto Carbone. «Sarà la magistratura, qualora dovesse individuare eventuali irregolarità, ad intervenire. Comunque il passato che i Cinque Stelle dicevano di voler combattere se lo sono portato in Campidoglio: e tiene in mano le leve del potere».