Allarmismo, titoli urlati, trucchi di ogni tipo. La pagina Facebook del comico e leader dei 5 Stelle, insieme alle altre del network gestito dalla Casaleggio Associati, usa spesso stratagemmi conosciuti come click-baiting per collezionare contatti. Voi siete in grado di evitarli e di "resistere"? Scopritelo con il nostro gioco

Ogni click è un piccolo tesoro. Lo sa bene chi lavora sul web, dove gli inserzionisti pagano in base la numero di visualizzazioni che i loro banner ottengono. E lo sa bene anche la Casaleggio Associati, la società di consulenza che, tra le altre cose, si occupa della gestione del sito di Beppe Grillo, delle pagine Facebook a questo associate e di tutta una serie di siti di informazione legati tra loro: TzeTze, LaFucina e LaCosa, solo per citare le più note.

Fare andare i milioni di fan di Grillo sui social network su questi siti, portarli nelle notizie e nelle pagine che mostrano i banner, diventa fondamentale per poter monetizzare. Ed è sui modi con cui farlo che le strategie cambiano e quella messa in scena da anni dalla Casaleggio associati è una delle più aggressive: fare largo uso di una pratica, molto criticata e di recente contrastata anche da Facebook, chiamata "click baiting". Si tratta, in poche parole, di estremizzare le notizie su Facebook, di innescare una curiosità enorme e, molto spesso, illudere il lettore che quella notizia sia molto più rilevante di quanto non sia in realtà.

Per capire quanto siete "immuni" a questo tipo di stratagemmi, abbiamo creato un quiz semi-serio prendendo 12 notizie veramente condivide dal network di Casaleggio. Riuscite a indovinare che notizia c'è dietro realmente? Mettetevi alla prova e scoprite che tipo di lettore siete.



(hanno collaborato Carmela Adinolfi e Rita Rapisardi)

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