Lo scrittore Piergiorgio Paterlini e il giornalista Marco Sotgiu sono la prima coppia unita dopo la firma di Alfano sui formulari ufficiali. Il comune trasmette la diretta video

A Reggio Emilia la prima unione civile legittimamente celebrata

Pubblicato il decreto-ponte, firmato da Matteo Renzi il 23 luglio (il definitivo deve arrivare dal ministero della Giustizia entro dicembre), il 28 luglio sono arrivati anche i formulari, pubblicati - senza troppo clamore - sul sito del ministero dell’Interno diretto da Angelino Alfano, leader del Nuovo centro destra, che sulle unioni civili ha fatto mesi di ostruzionismo parlamentare.

Ora però c’è tutto e lunedì primo agosto alle 17 si celebra così la prima unione civile omosessuale, la prima unione con tutti i crismi (seppur crismi provvisori). C’è la legge, c’è il decreto, ci sono i formulari. C’è tutto - mancano le adozioni, come noto, ma questa è un’altra storia: il sindaco Luca Vecchi, del Pd, può indossare la fascia tricolore, e leggere le asciutte righe scritte da Alfano, nella Sala del Tricolore del Comune di Reggio Emilia. Davanti a lui ci sono Marco Sotgiu e Piergiorgio Paterlini.
[[ge:rep-locali:espresso:285223793]]
Marco e Piergiorgio, che stanno insieme da trentasette anni (e insieme spesso lavorano, come su Cuore, in teatro o su Radio2), ma hanno dovuto attendere la lenta politica per dare una veste formale alla loro famiglia, un'unione che non è ancora un matrimonio, che non gli consente di dirsi sposi - né degli sposi di avere tutti i diritti - ma che buona parte del mondo lgbt ha salutato comunque come una vittoria epocale. Sotgiu, giornalista, firma de il manifesto poi della Rai, è un sinologo, più volte inviato in Cina e in Russia. Paterlini è scrittore, autore teatrale e televisivo, già co-direttore di Cuore e blogger de l’Espresso, ed è autore di un libro cult, prima breccia nel silenzio sull’amore omosessuale, Ragazzi che amano ragazzi, pubblicato da Feltrinelli per la prima volta nel 1991 e poi ristampato in 15 edizioni nei successivi 25 anni. Oltre un milione di lettori, oltre cinquemila lettere ricevute dall’autore senza interruzione fino a oggi. Auguri, dunque.

L’unione, momento privato e ancora privo di un rito (proprio su questo si è concentrata parte della battaglia parlamentare dei centristi, a cui tanto è caro il primato del matrimonio), è però così un passaggio politico importante. Lo riconosce il sindaco Vecchi, nel video messaggio che ha inviato a suoi due concittadino.

«Caro Marco e Caro Piergiorgio sono molto contento», dice Vecchi. «È un giorno di grande felicità per la città», continua, «oggi si celebra la prima unione civile: la prima legittimamente celebrata, potrei dire». Un passaggio politico, sì, che il comune ha deciso di trasmettere in diretta sulla propria pagina facebook: «un passaggio importante della vostra storia personale ma anche della storia del Paese», dice ancora il sindaco che riconosce l’impegno civile della coppia, «l’impegno personale e professionale che ha rappresentato uno dei tanti contribuiti che hanno accompagnato questo Paese al riconoscimento dei diritti e dei doveri per tutte le unioni», al raggiungimento di «una frontiera più avanzata nella storia dei diritti civili».

LEGGI ANCHE

L'E COMMUNITY

Entra nella nostra community Whatsapp

L'edicola

Il diritto alle vacanze - Cosa c'è nel nuovo numero de L'Espresso

Il settimanale, da venerdì 15 agosto, è disponibile in edicola e in app