Televisione
18 agosto, 2025Alla camera ardente, allestita nel Teatro delle Vittorie di Roma, presenti Giuli e Tajani. Omaggio anche da vertici Rai e diversi personaggi dello spettacolo
Pippo Baudo resta il re della televisione italiana anche adesso che non c'è più. A testimoniarlo, la lunga fila che da stamattina si è formata davanti alle porte del del Teatro delle Vittorie, a Roma, dove è stata allestita la camera ardente. Oltre al suo pubblico, sono in tanti a essersi recati lì per rivolgere una preghiera o un pensiero a Baudo: dai vertici Rai ai ministri Antonio Tajani e Alessandro Giuli, per poi passare agli artisti portati sul palco di Sanremo, come Eros Ramazzotti, e ai colleghi del mondo dello spettacolo, tra cui Lino Banfi, Carlo Conti, Marzullo e Fiorello. In prima linea, anche l'ex moglie Katia Ricciarelli, accolta dalla figlia di Baudo, Tiziana, e arrivata accompagnata e sostenuta da Mara Venier. Presenti anche l'attrice Gloria Guida, moglie di Johnny Dorelli, Lorella Cuccarini, Max Giusti e l'amico-avvocato di Baudo, Giorgio Assumma.
Lo studio dello storico programma Rai Fantastico è stato trasformato dal servizio pubblico, in accordo con la famiglia, per accogliere il feretro, posizionato davanti a un sipario rosso e circondato da rose rosse. E non poteva mancare un grande schermo televisivo in cui appaiono scorrere le immagini più note della sua carriera.
"È un pezzo dell'anima della storia della televisione italiana, un pezzo dell'autobiografia della nazione, personificata in un grande gentiluomo dello spettacolo e della televisione. Restano la sua presenza, la sua lezione, la sua anima, e si vede dal magnifico allestimento composto e istituzionale che la Rai è riuscita a comporre in così poco tempo. È stata la manifestazione più credibile, più forte e più amata della cultura nazionalpopolare in cui tutti si sono riconosciuti. È stata anche una persona audace che ha sperimentato la forma di televisione più fresca, più libera, più colorata, e ha saputo convincere tutti e non ha mai deluso nessuno", ha detto Giuli ai microfoni di Rainews24.
Davanti alle telecamere di Unomattina Estate è stato poi il turno di Banfi, che ha raccontato le ultime chiacchierate con il conduttore: "Fino adesso scherzavamo, 'oh, se ne è andato un altro big del '36, siamo rimasti noi due', ora ci sono io, sono rimasto ai tempi supplementari. Oggi gli dirò 'ci vediamo quando sarà il momento'", ha detto con aria visibilmente commossa. Banfi è andato via insieme direttore generale della Rai, Roberto Sergio, a cui ha proposto di intitolare il Teatro delle Vittorie a Pippo Baudo.
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