Per assicurare la legalità e la trasparenza del Policlinico di Tor Vergata, a Roma, il rettore Giuseppe Novelli si affida a Nicolò Pollari, l’ex capo del SISMI, condannato a dieci anni dalla Corte d’Appello di Milano per il sequestro Abu Omar con sentenza annullata senza rinvio dalla Cassazione a causa del segreto di Stato.
Novelli, indagato per tentata concussione ai danni di un ricercatore, l’ha proposto come membro del Comitato di Garanzia per ristabilire la correttezza all’interno dell’ospedale su cui la Procura di Roma ha aperto diverse inchieste.
Un chirurgo ha infatti depositato nelle mani dei magistrati un dossier di un centinaio di pagine in cui denuncia liste d’attesa non rispettate, pazienti dimessi in fretta per liberare posti e un concorso truccato. Ci sono poi le condizioni di pericolosità, degrado e sovraffollamento del Pronto soccorso documentate nell’esposto di un medico rappresentante sindacale e infine, come se non bastasse, anche la missiva di un corvo con i nomi di specializzandi che operano da soli e quelli dei medici che lavorano in strutture private dopo aver timbrato il cartellino.
Problemi gravi, tanto che a Novelli non resta che piazzare un ex 007 in corsia.