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"Il provvedimento di Donald Trump è incostituzionale: un'assurdità a cui daremo battaglia"

Parla l'avvocatessa che in queste ore è stata in prima file per dare assistenza legale a chi si trova bloccato negli aeroporti americani in seguito al divieto di accoglienza ai richiedenti asilo promulgato dal neopresidente degli Stati Uniti

Venerdì il neo Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha firmato un ordine esecutivo che impedisce l’accoglienza dei richiedenti asilo di qualsiasi nazionalità per 120 giorni, e blocca l’accesso al territorio americano per i cittadini di Siria, Iraq, Iran, Sudan, Somalia, Libia e Yemen – anche se in possesso di regolare permesso di soggiorno.

Nelle ultime ore, in centinaia si sono ritrovati bloccati negli aeroporti dei loro Paesi d’origine, o di transito, mentre erano in partenza per gli Stati Uniti. Altri sono stati trattenuti e perfino arrestati una volta atterrati nel Paese. Sullo sfondo, migliaia di persone sono scese in strada per protestare contro le misure di Donald Trump e portare la loro solidarietà alle persone detenute e ai familiari in loro attesa. Stanotte intanto i procuratori generali di 16 stati americani hanno emesso una dichiarazione congiunta nella quale si condanna il provvedimento di Trump in quanto incostituzionale.

Numerosi avvocati americani in queste ore stanno lavorando freneticamente per dare assistenza legale a chi si trova bloccato negli aeroporti americani. Samantha Lloyd, dello studio legale RC Immigration partners, è uno di questi. Il suo studio collabora con l’ACLU – American Civil Liberties Union – Organizzazione non Governativa che opera per la difesa dei diritti e delle libertà civili. L’abbiamo contattata per farci raccontare come lei e i suoi colleghi si stanno muovendo in questa situazione e cosa dobbiamo aspettarci per il futuro.

Come avete passato queste ultime ore, a seguito dell’ordine esecutivo di Trump?
Ci siamo mossi da subito per fornire assistenza legale alle persone detenute all’aeroporto di O'Hare attraverso l’International Refugee Assistance Project (IRAP). Siamo stati tra le prime persone ad arrivare lì e nessuno sembrava sapere bene cosa stesse succedendo. Abbiamo cercato di comunicare con la U.S. Customs and Border Protection (CBP) ma si sono rifiutati di darci alcuna informazione. A quel punto abbiamo iniziato a girare in lungo e in largo l'aeroporto per informare le persone che erano lì in attesa con le loro famiglie che eravamo degli avvocati, e che quindi se qualcuno dei loro familiari era stato trattenuto avremmo potuto offrire loro assistenza.

Avete già fornito assistenza ad alcune persone?
Dopo un po' di tempo, un uomo si è avvicinato a noi e ci ha riferito che suo cognato, titolare di carta verde degli Stati Uniti e con doppia cittadinanza inglese/iraniana - dato che sua moglie aveva cittadinanza statunitense e la loro figlia anche - era stato trattenuto. A quel punto un altro uomo si è avvicinato a noi perché la moglie e la figlia, anche loro cittadine americane, erano state detenute. La moglie è una cittadina iraniana, che si trovava in attesa di rinnovo della sua carta verde. Era in viaggio sulla base del regime di libertà vigilata avanzata, che permette ad un cittadino straniero di rientrare negli Stati Uniti dopo i viaggi internazionali in attesa che venga emessa la sua carta verde.

Quante persone si trovano trattenute negli aeroporti ora e che numeri si potranno raggiungere nelle prossime ore?
Tutte le tredici persone che abbiamo conosciuto ieri sono state trattenute per molte ore e poi rilasciate. Al momento da quel che ci risulta non c’è nessuna persona detenuta all’aeroporto di O'Hare. E 'difficile avere accesso a dei numeri precisi perché la CBP non comunica con noi, quindi l'unico modo per scoprirlo è venirlo a sapere dai loro familiari che si trovano in attesa in aeroporto. Ancora più problematico è poi il fatto che alcuni detenuti non hanno membri della famiglia lì ad aspettarli e questo rende più difficile il loro rilevamento.

In cosa consiste esattamente la vostra attività e quella degli altri avvocati ora presenti nei vari aeroporti?
Come legali difensori, ci occupiamo di parlare con i vari membri della famiglia e ottenere informazioni sui viaggiatori detenuti - come ad esempio sul loro status di immigrazione corrente. Se l'individuo è un rifugiato o un richiedente asilo, ha diritto a una Credible Fear Interview (CFI) di fronte a un ufficiale di asilo e ha allo stesso tempo diritto all'assistenza legale. Se l'individuo è titolare di un visto di immigrazione o di un visto da non-immigrante, siamo in grado di presentare un Habeas Corpus di emergenza per conto del singolo detenuto. L'Habeas corpus è il diritto di richiedere a un giudice l'emissione di un ordine diretto a un'autorità pubblica che ha eseguito un arresto, per rendere ragione della detenzione di quella persona, ed è considerato uno dei più efficienti sistemi di salvaguardia della libertà individuale contro detenzioni arbitrarie ed extragiudiziali.

Quanto pensate potrà durare questa situazione inedita e paradossale?
Non abbiamo certezze su quanto tempo questa situazione potrà andare avanti. Noi siamo convinti che gli ordini esecutivi firmati da Donald Trump negli ultimi giorni sono illegali e che verranno ribaltati dalla Corte Suprema. La notte scorsa, il Distretto Orientale di New York ha emesso un ordine che restringe il potere del Department of Homeland Security (DHS) di negare l’accesso a tutti i rifugiati regolari, ai non-immigrati titolari di visto, ai titolari di visto di immigrazione, e agli altri individui provenienti da Iraq, Iran, Siria, Libia , Sudan, Somalia e Yemen che sono legalmente autorizzati a entrare e restare negli Stati Uniti. Nonostante questo il DHS ha rilasciato poche ore fa una dichiarazione in cui ha detto che continuerà a dare applicazione agli ordini esecutivi del Presidente.

Ci dobbiamo preparare ad una maratona Trump vs Corte Suprema e Trump vs tribunali federali nei prossimi mesi?
Assolutamente sì. Ci sono centinaia, forse migliaia di avvocati in tutto il paese che sono disposti a combattere questa battaglia legale. Ci sono molti di noi che credono che gli ordini esecutivi siano in conflitto con la Costituzione degli Stati Uniti.

C’è il rischio che si creino situazioni stile The Terminal, con persone rinchiuse per lunghi periodi negli aeroporti?
Non ho visto il film ma sembra improbabile che una persona possa essere trattenuta per un lungo periodo di tempo in un aeroporto. Visto però come stanno le cose e vista la piega assurda che sta prendendo la situazione, è a questo punto impossibile esprimersi con certezza su ogni elemento.

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