Un documento riservato gira in questi giorni a Montecitorio: dopo anni di blocco, presto potrebbero aprirsi delle posizioni. Ecco che figure verranno richieste e quanto guadagneranno
Grandi manovre a Montecitorio. La Camera dei deputati è (quasi) pronta ad assumere personale. I rumors parlano di una prima infornata di consiglieri parlamentari ?e poi, a cascata, documentaristi, segretari, commessi. Di fatto, dopo anni di blocco ?del turn over e sacrifici sull’altare del contenimento della spesa - fatti anche per non attizzare le polemiche anticasta - gira ?per le stanze un documento sin qui riservato.
Si chiama: “Criteri per la ricognizione dei fabbisogno organici”. In pratica, un vademecum sul quale i sindacati dovranno esprimersi, ma solo per un parere, prima che l’Ufficio di Presidenza approvi formalmente i bandi di concorso.
Vademecum che, a stretto giro di posta, i rappresentanti dei dipendenti hanno già bocciato seccamente, a partire dall’obiezione sulla mancata possibilità ?di indire concorsi interni per valorizzare i lavoratori già assunti.
Al contrario, i vertici del Palazzo preferirebbero l’ingresso di «nuove generazioni, portatrici di nuove conoscenze e di nuove esperienze e competenze». In palio, retribuzioni per i vincitori che vanno dai 35 mila euro (lordi) annui per i commessi ai 65 mila dei consiglieri. Un bottino che farà gola a presumibili decine di migliaia di aspiranti, specie in tempi di crollo dell’occupazione.