L'esplosione ha distrutto completamente la macchina della moglie. Sul posto sono intervenuti polizia e carabinieri, a capo delle indagini. Dopo l’attentato intimidatorio, il prefetto reggino Michele Di Bari ha indetto una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza.
Non è la prima volta che Scionti subisce minacce e intimidazioni da quando è stato eletto, nel novembre 2015, in seguito al commissariamento del comune causato dal terzo scioglimento per infiltrazioni mafiose. All’inizio del 2017 ha ricevuto una serie di lettere minatorie contenenti minacce di morte.
«Le istituzioni sono vicine a Fabio Scionti e non lo lasceranno un attimo solo in questo momento delicato» ha affermato il presidente della Regione, Mario Oliviero, esprimendo la sua solidarietà al sindaco. Ha poi condannato «l’opera di criminali nemici della Calabria» e invita Scionti «a proseguire nel suo percorso amministrativo improntato sulla legalità e la trasparenza, che probabilmente va ad urtare con gli interessi di chi vuole tenere la comunità calabrese sotto la pressione delle barbarie e della criminalità».
Solidarietà al sindaco anche dal Pd. Per il coordinatore della segreteria nazionale del partito, Lorenzo Guerini, è stata «una gravissima intimidazione che coinvolge non solo la figura di Scionti ma anche la sua famiglia». «Nel condannare fatti di tale barbarie» prosegue Guerini «ci auguriamo che le forze dell’ordine e la magistratura possano fare piena luce per chiarire ogni responsabilità di fronte a un episodio che avrebbe potuto avere conseguenze terribili». Anche il presidente dei socialisti europei Gianni Pittella ha chiamato il sindaco, esprimendo la propria vicinanza: «La lotta alle mafie non morirà mai».
Al telefono con Fabio Scionti, sindaco di Taurianova, per esprimere la mia vicinanza quella dei S&D. La lotta alle mafie non morirà mai. pic.twitter.com/BdXGir4JRL
— Gianni Pittella (@giannipittella) 5 settembre 2017