Nella breve clip diffusa via Facebook una voce narrante, accompagnata da un musichetta ansiogena, spiega che dal 2015 a oggi sono entrati in Europa 1,8 milioni di immigrati "e molti altri milioni vorrebbero arrivare". E fa seguire a questa affermazione una serie di foto di attentati con la scritta in sovrimpressione: "Centinaia di persone hanno perso la vita in vili attentati dall'inizio della crisi migratoria".
Il video è diventato nei giorni scorsi un post sponsorizzato proprio dalla pagina ufficiale del governo ungherese su Facebook che punta, come può rivelare l'Espresso, al pubblico degli italiani con più di 28 anni. Impossibile invece sapere al momento quanti soldi siano stati investiti per la sua promozione sui social.

Il filmato, realizzato circa un mese e mezzo fa, era stato presentato dall'esecutivo ungherese come la risposta del Paese alla decisione del Parlamento Europeo di avviare le procedure previste dall'articolo 7 del trattato di Lisbona e che potrebbero portare all'applicazione di sanzioni contro lo Stato che negli ultimi anni ha approvato una serie di leggi liberticide.
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Secondo Orban e il suo esecutivo invece la decisione dell'Europarlamento sarebbe stata una vendetta per la decisione dell'Ungheria di non accogliere alcun richiedente asilo sul suo territorio. Non stupisce quindi che proprio sul terreno dell'immigrazione l'Ungheria decida di giocare le sue carte mediatiche. Con l'utilizzo di più di un trucco. Il video si apre infatti con una dichiarazione del'eurodeputato belga Guy Verhofstadt che chiede "più immigrati". In realtà si tratta di un contenuto estrapolato da un intervento più esteso in cui lo stesso deputato specificava l'importanza di avere un'immigrazione legale, opposta all'attuale traffico di esseri umani che invece riguarda la maggior parte dei migranti in arrivo nel nostro Continente.