Uno dei trend più seguiti è proprio la cartomanzia, come strumento per fuoriuscire dagli schemi imposti dalla società, senza pretesa di predire il futuro o asserire verità. O come mezzo per capitalizzare visualizzazioni

L’immagine che viene in mente alla parola “tarocchi” è il più delle volte quella di un’anziana signora in centro o a una fiera, banchetto colorato di rosso e mazzo di carte di fronte a sé. La clientela composta da creduloni, ingenui, coppie dal destino incerto o ragazzi dalla maliziosa curiosità.
 

Ma i tarocchi oggi non sono solo questo. «Mi sono avvicinata a questa pratica per capire come prendermi cura di me stessa, come tirare fuori una parte nascosta di me», dice al The Guardian Jessica Dore, autrice del libro “I tarocchi per un cambiamento: usare le carte per il “self-care”, l’accettazione e la crescita”. «Le carte mi fanno sentire vista e capita in un modo che non avevo mai esperito». Tutti i giorni su Twitter 130.000 persone (52.000 su Instagram) seguono la sua estrazione di carte, che viene ricollegata a leggende e miti come occasione di introspezione.

 

 

Ma è su Tik Tok che la cartomanzia sta generando un notevole appeal. L’hashtag “tarotreading” ha più di quattro miliardi di visualizzazioni, “Tarot” 14 miliardi. L’hashtag climatechange, per esempio, ne ha “solo” 1.1.
Video brevi, di pochi secondi, in cui gli influencer estraggono carte che dovrebbero spiegare all’utente cosa succederà nelle prossime 48 ore, di quale segno zodiacale sarà il prossimo compagno o a chi stai mancando in questo momento. L’algoritmo del social cinese funziona poi in maniera diversa da quella di Facebook e Instagram. È strutturato in maniera tale da favorire contenuti che non corrispondono necessariamente al tuo campo di interesse. Così, tra un balletto da centinaia di migliaia di visualizzazioni e un’azione di Messi, può apparire anche un ragazzo o una ragazza che con sguardo convinto ti spiegano che è arrivato il momento della tua svolta. Una volta interagito con l’argomento, poi, saranno sempre più frequenti i video che veicolano quel tipo di contenuti. E a chi gli contesta l’insignificanza di una lettura fatta da uno sconosciuto in un momento casuale della giornata, apparsa secondo la logica di un social media, Jake Trevino, cartomante che su Tik Tok ha 100.000 follower e 2.7 milioni di “like”, risponde che «niente di quello che vedi appare per caso. Anche se la lettura non corrisponde precisamente a quello che accadrà, c’è comunque un messaggio che eri destinato a vedere».

 

Alcuni “creators”, come Trevino, mettono in guardia l’utente dal credere a tutto ciò che racconta l’immagine disegnata sulla carta, da prendere per buono solo in caso di un’assonanza con la situazione personale. Altri invece ricorrono anche all’inganno, chiedendo, per esempio, di fare click due volte sullo schermo, così da ricevere un like, per vedere una carta che ti dirà che un segno zodiacale “toro” ti sta pensando. 

 

La cartomanzia è, insieme ad altre pratiche mistiche come l’astrologia o le arti magiche, in forte crescita negli ultimi anni, anche grazie alle possibilità di interconnessione concesse dalla rete. Ad accomunare chi ricerca il benessere nei tarocchi, considerata una vera e propria terapia da molti esperti che fanno leva sull’importanza del simbolismo nella terapia di Jung, in confutazione della supposta incompatibilità tra scienza e spirituale, c’è molto spesso un sentimento: il sentirsi perduti nella società attuale. In rovina, senza valori, capitalista, instabile. Che non crea le condizioni per l’autodeterminazione, ma al contrario impone un cammino, un “path”, il cui abbandono comporta smarrimento, difficoltà ad accettarsi.

 

«Per quelle persone che non si sentono considerate da alcuni interventi basati scientificamente, i tarocchi offrono l’opportunità di dire: “ecco, ora ho capito quello di cui ho bisogno”, anziché sentirselo dire dagli altri», dice Dore, adducendo l’esempio di come un otto di spade, che comunica il senso di trappola o vittimizzazione, possa innescare una riflessione su una gestione sbagliata di sentimenti difficili. Senza alcuna pretesa, come fa magari chi è solo in cerca di follower, di predire il futuro, o asserire verità assolute. Generando domande, piuttosto che dando risposte.

 

«Forse potremmo capire meglio il nostro comportamento di consumatori: i lavori che scegliamo, come decidiamo di impiegare il tempo. A cosa servono queste cose? A quale altare ci stiamo sacrificando? Sembra molto idealistico, ma per me è così che funziona».