Inquinamento
Petrolchimico di Siracusa, dopo gli articoli de L’Espresso chiesta una commissione d’inchiesta
In Assemblea regionale siciliana un gruppo di deputati chiede l’istituzione di un organismo di verifica dopo i nostri servizi e quello televisivo di Report
Dopo gli articoli de L’Espresso sull’inquinamento del petrolchimico di Siracusa, uno dei più grandi poli di raffinazione d’Europa, e il servizio del programma televisivo Report, un gruppo di deputati guidati da Nicola D’Agostino chiede al presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gaetano Galvagno di istituire una commissione di indagine per verificare le “responsabilità politiche” del disastro ambientale che continua ancora per la mancata depurazione: la procura di Siracusa ha commissariato la società di gestione dell’impianto di depurazione ma non può fermare il primo polo italiano di raffinazione, e le aziende nel frattempo chiedono anche anni per fermare gli impianti senza ulteriori problemi.
Intanto il polo rischia di fermarsi perché la Lukoil, che possiede uno dei due impianti di raffinazione nell’area, a causa delle sanzioni alla Russia non può più ricevere petrolio via nave da Mosca: di fatto nel 2022 ha ricevuto solo petrolio russo. Il governo Meloni non esclude di nazionalizzare la raffineria.