Sasol interviene dopo i servizi de L'Espresso sull'indagine della procura di Siracusa per disastro ambientale nel più grande petrolchimico italiano, tra Augusta e Priolo. Tra le aziende di raffinazione e chimiche che lavorano nel petrolchimico, e che hanno scaricato i loro reflui industriali in un depuratore che, secondo la procura, non ha mai funzionato l’impianto Sasol Italy appunto. Il gruppo comunica che ha già suoi impianti di depurazione. Ecco la nota integrale
In riferimento agli articoli pubblicati da L’Espresso in data 11 settembre 2022 (dal titolo “Petrolieri padroni di mare e aria”) e in data 15 settembre 2022 (dal titolo “Petrolchimico di Siracusa, la relazione shock: «Così gli scarichi incontrollati hanno compromesso mare e aria”), Sasol Italy S.p.A. dichiara quanto segue: Gli articoli pubblicati fanno riferimento a fatti non accertati e contestati nell’ambito di un procedimento penale pendente presso la Procura di Siracusa, relativo ad un impianto di depurazione la cui gestione è affidata esclusivamente ad Industria Acqua Siracusana S.p.A.Sasol Italy S.p.A., ritiene di aver sempre operato nel rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti e in conformità a quanto previsto dalla propria AIA ha conferito parte delle proprie acque nel rispetto degli inerenti titoli autorizzativi senza mai occuparsi della gestione. Da diversi anni, lo stabilimento di Augusta di Sasol Italy S.p.A, è dotato di un proprio impianto biologico di depurazione delle proprie acque reflue, finalizzato al loro riutilizzo nel ciclo produttivo, in un’ottica virtuosa di “water circularity”.Pertanto, oggi il conferimento di reflui industriali al depuratore gestito da I.A.S. è circoscritto ad ipotesi di natura eccezionale e sono in atto ulteriori investimenti volti a consentire l’integrale depurazione dei propri reflui all’interno dello stabilimento produttivo di Sasol Italy, superando definitivamente la necessità di ricorrere, seppur in casi straordinari, al depuratore gestito da I.A.S.La Sasol Italy SpA applica le migliori soluzioni tecniche disponibili (BAT) per il trattamento ed il recupero dei reflui, al fine di minimizzare ogni possibile impatto sull’ambiente e garantire il rispetto dei limiti sulle emissioni previsti dal Testo Unico Ambientale e dall’Autorizzazione Integrata Ambientale.
Inoltre, Sasol Italy ha supportato, insieme agli altri grandi utenti privati che utilizzano il depuratore, la realizzazione di interventi funzionali a renderne più efficiente il funzionamento ed a tal fine ha contribuito a fornire le garanzie finanziarie necessarie per soddisfare la realizzazione delle installazioni individuate in apposite prescrizioni emesse dalla Procura di Siracusa nel 2019.Da ultimo, si evidenzia che, a seguito del sequestro del depuratore biologico gestito da I.A.S. che ha determinato l’individuazione di un Amministratore Giudiziario di Industria Acqua Siracusana S.p.A., nel pieno rispetto dell’operato della Magistratura, Sasol Italy ha sempre attuato le disposizioni emanate ed avviato un’interazione improntata alla massima collaborazione, con la fiduciosa consapevolezza di poter dimostrare la legittimità del proprio operato.