Editoriale
Nasce il nuovo Espresso: coraggioso e visionario. Che il futuro sia con noi
Da domenica in edicola un giornale completamente rinnovato. Ma la nostra anima resterà intatta: combattiva, progressista, laica, indagatrice
Sulla copertina di questo primo numero della nuova serie de L’Espresso, Oliviero Toscani ha ritratto la mano di Adélia Chitula Moura, una ragazza angolana di 30 anni, di cui 20 passati in Italia, dove fa la geometra. È dipinta di bianco nel segno dell’integrazione. L’indice e il medio, colorati di rosso e di verde, formano il segno della vittoria. Vince non solo chi è più bravo o più forte ma anche chi è più tenace, più intelligente, chi non si arrende. È l’immagine degli italiani. Infatti il titolo è “L’Italia di domani”.
L’insieme disegna quello che vorremmo fosse, e che in parte sarà per forza di cose, il nostro Paese: multietnico, accogliente, vincente, resiliente, tollerante, che guarda al futuro. Il nostro tempo ci dice che dobbiamo impegnarci per la difesa del genere umano: dalle guerre, dalle pandemie, dai cambiamenti climatici, dalle dittature, dalle cattiverie, dallo sfruttamento del lavoro, dalle diseguaglianze.
Contemporaneamente guardare avanti per sostenere i protagonisti dell’Italia migliore, di un mondo migliore. L’Espresso continuerà ad essere, orgogliosamente, il giornale che difende gli ultimi, ma saprà anche dare spazio ai primi, a coloro che costruiscono futuro e speranza per il nostro Paese.
Il giornale cambierà, rispetto a quello che siete stati abituati a leggere negli ultimi anni. Fisicamente si vedrà subito: il formato è più grande, la carta, ecologica e certificata, più spessa, il procedimento di stampa, da Rotocalco a Rotooffset, più amico dell’ambiente. Resterà invece intatta l’anima de L’Espresso: combattiva, progressista, laica, indagatrice. Lo spettro però si allargherà al mondo della produzione, alle tendenze culturali e sociali, alle donne che lavorano, ai giovani più intraprendenti, coinvolgendo sempre di più la gente comune, i protagonisti della vita quotidiana. Mostrerà ai lettori quello che altri non vogliono far vedere. Avrà un occhio speciale verso la scuola, l’Università, il pubblico impiego, i diritti, l’ambiente, ma anche la tecnologia, le startup e la space economy, vere scommesse sul futuro.
In avvio di giornale una gallery fotografica documenterà il nostro tempo. Poi “Prima pagina” con il servizio di copertina. A seguire torneranno le sezioni, in piena sintonia, con il “Settimanale di politica, economia, cultura”.
Insisteremo con le inchieste: non a caso un campione come Sergio Rizzo sarà a fianco dei nostri giornalisti più curiosi e irriverenti. Aumenteranno i commentatori: da Maurizio Costanzo a Carlo Cottarelli, da Ray Banhoff a Francesca Barra, da Massimo Cacciari a Nicolas Ballario, da Claudia Sorlini a Virman Cusenza a tanti altri, con nuove rubriche anche meno scontate come quelle dedicate agli animali domestici, al vino di Luca Gardini, il miglior “palato” al mondo, alla tavola con Andrea Grignaffini, questi ultimi due curatori delle Nuove Guide de L’Espresso.
Aumenteremo anche la presenza sul digitale con sempre più articoli, servizi e opinioni sul sito in attesa del lancio del grande Progetto Multimediale a cui stiamo lavorando da tempo in mezzo a mille complessità dovute alla tecnologia che vogliamo proprietaria e alla straordinarietà del prodotto che coinvolgerà i lettori e li renderà protagonisti. Insomma L’Espresso sarà uguale e differente, coraggioso e visionario, rivoluzionato e rivoluzionario. Che il futuro sia con noi.
P.S. Un ringraziamento speciale a Lirio Abbate. Questo progetto è in parte anche suo.