Metodologie produttive moderne per vitigni come Galloppo, Mantonico e Greco Bianco presenti da secoli sul territorio hanno trasformato il settore nel territorio

Il percorso di Cantina Baroni Capoano, di suo una realtà fortemente rappresentativa del territorio di Cirò Marina, è emblematico del processo di trasformazione che coinvolge l’intera viticoltura calabrese. Del resto si tratta di uno degli avamposti, dato che è proprio qui che arrivarono i primi coloni greci attorno all’VIII secolo, i quali, impressionati dalla spiccata vocazione della costa ionica, vi impiantarono innanzitutto Greco Bianco e Mantonico, avviando i fasti della cosiddetta Magna Grecia.

 

I Capoano vi sono accreditati da ben 13 secoli, tuttavia il consolidamento è recente, dovuto prima a Raffaele, poi, a partire dal 2005, a Massimiliano, che inizia l’avventura dell’imbottigliamento a marchio, periodo in cui, anche grazie ai cosiddetti “Cirò Boys”, gruppo di produttori originari di Cirò Marina, la viticoltura calabrese vive una vera e propria renaissance. Massimiliano spinge subito sull’acceleratore, svecchiando metodologie produttive e investendo su processi di vinificazione e imbottigliamento, ora quasi totalmente meccanizzati, ospitati nei sotterranei del palazzo di famiglia.

 

Ne escono vini (ma anche oli) notevolissimi, completati dalla linea di etichette di Cantine G&G. La religione, in zona di Cirò DOP, si chiama ovviamente Gaglioppo, ma anche Greco Bianco e Mantonico, tutte uve destinate a confluire nella Denominazione, sia in versioni rosse, che bianche e rosate. Uve vigorose e vitali, capaci di fruttificare in terreni di bassa collina, a matrice molto alcalina, con climi secchi e siccitosi, tuttavia allietati dalla tipica brezza marina. Ad esempio il Cirò Bianco DOP Antea, Greco Bianco e Mantonico, con il suo naso di chinotto, pesca bianca, con tocchi di macchia mediterranea e bella chiusura balsamica-ammandorlata, o anche l’eccellente Cirò Rosato DOP, da Gaglioppo in purezza. Un vino seducente, con naso di pepe nero, lampone e sfumature officinali di maggiorana, beva tesa, salmastra, di persistenza.

 

 

La bottiglia

Cirò Rosso DOP Classico Superiore
Riserva Don Raffaele 2018
PUNTEGGIO: 96/100 - Prezzo: €

Un Gaglioppo in purezza di levatura, che racchiude le ambizioni ma anche le potenzialità della tipologia. Da un piccolo cru aziendale appositamente identificato, piante di media età, affinato a lungo in solo acciaio. Naso di mirtillo, tocchi di eucalipto, sentori di sottobosco, bocca succosa-salmastra, con ritorni del sottobosco e di piccoli frutti neri. Impossibile non immaginarlo in abbinamento ad un piatto, abbondante, di vrasciuli e pane alla ‘nduja.

 

BARONI CAPOANO
C.da Ceramidio,
88811 Cirò Marina (KR)
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