I politici a lui più vicini lo lodano, gli avversari sottolineano le figuracce, le dispute, le irregolarità. Così il fondatore di Forza Italia viene raccontato nella stampa estera

Il «primo populista d’Europa», «re del bunga bunga», «l’amico di Putin». Leader e stampa estera ricordano Silvio Berlusconi

Una delle figure più controverse della politica europea. Per l’Irish Examiner Silvio Berlusconi è «l’eroe del bunga bunga che ha fatto sembrare Trump un ragazzino del coro. La sua carriera è stata segnata da volgari scandali sessuali e di corruzione». Secondo Haaretz, è il «nonno del populismo. Ha ispirato i leader a violare la legge pur di raggiungere il potere».

 

Per l’inglese Indipendent, Berlusconi «ha aperto la strada a un marchio corrosivo di populismo che ha afflitto il Regno Unito e gli Stati Uniti», secondo Bloomberg, «il premier italiano più longevo del dopoguerra ha trasformato il potere dei media in un’influenza duratura. Ha scritto il playbook dell’uomo forte moderno», da cui gli altri leader hanno tratto ispirazione. Tra questi Donald Trump, Boris Johnson e Viktor Orban.

 

«Ad andarsene è stato un grande combattente», commenta, infatti, su Twitter il primo ministro ungherese. «Mi sento lusingato quando si fa un confronto tra di noi a causa dei nostri background simili», aggiunge Thaksin Shinawatra che si descrive come il primo ministro thailandese democraticamente eletto che ha servito il paese da più tempo: «Secondo me Berlusconi è ricordato per la sua forte leadership e la sua grande convinzione nei confronti del popolo, soprattutto per le riforme economiche che hanno avuto un impatto notevole fino ad oggi». «Silvio è stato un grande amico di Israele e ci è stato sempre accanto. Riposa in pace amico mio», scrive dal profilo istituzionale il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

Politica
«Controverso», «divisivo», «scandali sessuali e conflitti di interesse»: la morte di Silvio Berlusconi nella stampa estera
12/6/2023

La notizia della morte del fondatore di Forza Italia e protagonista della vita politica italiana per quasi 30 anni domina le prime pagine dei media e i trend dei social network di tutto il mondo, dalla mattina del 12 giugno. Anche perché - 4 volte presidente del Consiglio, 2 volte parlamentare europeo, 1 volta ministro degli esteri ad interim, e per tre volte presidente del vertice del G7 (o del G8), Silvio Berlusconi ha plasmato la politica estera dell’Italia a sua immagine: una diplomazia fatta di rapporti personali.

 

«Caro Signor Presidente vi preghiamo di accettare le nostre più sentite condoglianze per la morte dell'eccezionale politico italiano Silvio Berlusconi. Al nome di questo straordinario personaggio sono legati gli avvenimenti più importanti della storia recente d’Italia», scrive, infatti, il Presidente della federazione russa Vladimir Putin sul sito del Cremlino. Ricordando Berlusconi come «una persona cara, un vero amico. Ne ammiravo sinceramente la saggezza e la capacità di prendere decisioni lungimiranti», ha aggiunto. Mentre dai palazzi di Kiev non arriva nessuna dichiarazione ufficiale e l’Unian, l’agenzia di stampa ucraina, sottolinea, invece, gli scandali e le inchieste legate al fondatore di Forza Italia e il suo atteggiamento dopo l’invasione russa del Paese: «Nel 2022, quando la Russia ha lanciato una sanguinosa guerra su vasta scala non provocata, Berlusconi ha continuato a giustificare l’aggressore, sottolineando che Mosca avrebbe voluto solo sostituire il governo di Volodymyr Zelensky con persone per bene», ad esempio.

 

«Dai giochi sessuali ripresi dal buon amico il dittatore libico Muammar Gheddafi, alle lodi del leader fascista italiano Mussolini nel Giorno della Memoria dell’Olocausto, fino ad Obama abbronzato», il quotidiano israeliano Hareetz fa anche un punto dei momenti più oltraggiosi che hanno caratterizzato la carriera del leader appena morto. L’Italia rende omaggio a colui che «ha fatto saltare le regole della politica», titola Liberation: «il Cavaliere lascia la pista».

 

Silvio Berlusconi «ha creato una nuova cultura dei media con una base chiara: dare alla gente ciò che la gente chiede», secondo El Mundo. È morto l’uomo «che ha sedotto un intero paese», si legge su Albanian daily news. «Il grande seduttore» per Frankfurt allgemeine zeitung. Il «primo populista d’Europa» per Die Welt. «L’uomo che ha definito l'Italia del XXI secolo», titola El Pais.

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