Putin in Tv: «Non sono riusciti a spaccare la Russia»
Dopo due giorni di attesa e le voci più disparate che lo davano addirittura in fuga, nella tarda serata di ieri Vladimir Putin si è rivolto in tv alla nazione per dire che il pericolo è passato e che gli ammutinati «non sono riusciti a spaccare la Russia»: i tentativi «criminali» di creare disordine sono falliti e che il Paese è stato «salvato dalla distruzione» grazie alla fedeltà dei suoi militari e dei suoi servizi di sicurezza. Un discorso di appena cinque minuti per assumersi il merito di avere evitato «un bagno di sangue». Senza mai citare Prigozhin, ma indicando ai militari della Wagner due sole strade: «Entrare nell'esercito russo o andare a Minsk». Da parte sua, in un video di 11 minuti, Prigozhin ha spiegato, anche lui dopo 48 ore di silenzio, che la marcia verso Mosca non era per «rovesciare il governo», ma per «protestare contro la distruzione della Wagner» annunciata dalle autorità di Mosca. «Una lotta interna, gli Usa non c'entrano», dice il presidente Joe Biden che ha sentito la premier Giorgia Meloni e l'ha invitata a Washington il mese prossimo.
Meloni contro le serie tv con “Spacciatori eroi” e si scontra con Magi
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, all'attacco delle serie tv «con spacciatori eroi» nella Giornata mondiale per la lotta alle droghe: «Sono sulle stesse piattaforme che hanno fatto documentari contro Muccioli che aveva salvato migliaia di ragazzi quando lo Stato era girato dall'altra parte. Le droghe fanno male tutte, senza distinzioni», dice la premier. La interrompe il leader di +Europa Riccardo Magi mostrando un cartello con scritto "Cannabis non ci pensa lo Stato ci pensa la mafia”. «Abbiamo visto i risultati in questi anni di lavoro che avete fatto. Non mi faccio intimidire, perché so cosa sto facendo. Il punto è se voi vi rendete conto di quello che state facendo», replica la premier.
Magi: da governo ipocrisia e fake news, proibizionismo ha fallito
«A noi antiproibizionisti nessuno mette il bavaglio. Se l'interesse dello Stato è tutelare la salute dei cittadini e combattere efficacemente il traffico illegale, la via non è quella che vuole la destra che fa show e politiche sbagliate». Così Riccardo Magi, segretario di +Europa, in un’intervista a Repubblica, all'indomani dello scontro con la premier Meloni sulle droghe. «Ho assistito a due ore di messinscena governativa all'insegna d'ipocrisia, fake news e sentimenti mielosi. Davanti a una così grande questione sociale, contano i dati di realtà», ha spiegato. «Il proibizionismo ha fallito. Ha riempito le carceri di detenuti per violazione della legge sulle droghe (sono il 34%, il doppio della media europea), ma i consumi continuano ad aumentare. Il mio cartello denunciava questo: se lo Stato insiste sui binari proibizionisti, addirittura volendo inasprire le pene, nei fatti è un alleato delle mafie».
Elezioni Molise, vince il centrodestra sostenuto dal Terzo Polo
Le elezioni regionali in Molise assegnano una netta vittoria al candidato del centrodestra Francesco Roberti, con il 62,06% delle preferenze, sull'esponente del centrosinistra Roberto Gravina, che ottiene il 36,49%. La regione più piccola d'Italia conferma così la coalizione del presidente uscente Donato Toma e soprattutto, a livello nazionale, l'ottimo stato di salute della maggioranza di Giorgia Meloni (appoggiata dal Terzo Polo) al suo primo confronto con le urne dopo la scomparsa del leader Silvio Berlusconi. «Ha vinto il candidato migliore, quello della coalizione di centrodestra. Felice di averlo sostenuto», è il commento del deputato di Italia Viva Ettore Rosato, sul sostegno al candidato espresso dalla coalizione meloniana.
La sconfitta non scoraggia Schlein: “Estate militante”
«Evitiamo psicodrammi», avrebbe esortato la leader democratica Elly Schlein parlando al gruppo dirigente del partito, sottolineando che in quella regione si perde da anni. La sconfitta era data per scontata e uno degli esponenti della segreteria, qualche minuto prima della chiusura delle urne alle 15, già pronosticava: «Finirà 60 a 40 per loro?». Ma, appunto, la parola d'ordine era di non autoflagellarsi nel momento in cui, dopo la direzione “calda” della settimana scorsa, il Pd sta ora mettendo in campo una serie di iniziative, a cominciare da quella del 30 giugno sul diritto alla casa e da quella contro l'autonomia differenziata a luglio.
«Dobbiamo procedere con la nostra agenda», avrebbe esortato la Schlein, riepilogando appunto le tante iniziative progettate per "l'estate di militanza" lanciata in direzione. Di sicuro, poi, la segretaria non intende rinunciare a lavorare a quel «campo largo» di alleanze più volte evocato e il voto del Molise non può far cambiare rotta. «Non c'è alternativa - spiega un esponente della segreteria - non abbiamo altra strada che cercare di costruire - con tutte le difficoltà che ci sono - una unità delle opposizioni, se vogliamo provare a battere la destra». Anche per questo oggi si terrà un incontro sul salario minimo con M5s, Verdi-Sinistra e centristi. Non il primo faccia a faccia tra le delegazioni dei partiti, ma al Pd sperano che sia quello buono: «Si potrebbe arrivare ad un'intesa su un testo comune delle opposizioni».
Emilia-Romagna: verso la nomina del Commissario, spunta l’ipotesi Figliuolo
Oggi in Consiglio dei ministri arriveranno le norme per cambiare il Codice della strada e fissare le procedure generali e un termine per le ricostruzioni post calamità. È l'ordine del giorno della riunione che era stata fissata la scorsa settimana e poi slittata. Ma sul tavolo del governo c'è pure il tema del commissario in Emilia Romagna e nelle zone alluvionate, anche se ufficialmente il dossier non figura nella convocazione. In pole, secondo quanto si apprende, ci sarebbe Francesco Paolo Figliuolo, già commissario straordinario all'emergenza Covid. Fonti di palazzo Chigi non confermano, ma potrebbe essere lui ad avere l'incarico che in un primo momento sembrava destinato al presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Nei giorni scorsi si è parlato anche di Guido Bertolaso, del capo della protezione civile Fabrizio Curcio, di Giuseppe Vadalà, dal 2017 commissario alla bonifica delle discariche, e Nicola Dell'Acqua, nominato a marzo scorso commissario per l'emergenza idrica.
Niente ergastolo a Cospito. 23 anni per attentato
Niente ergastolo per Alfredo Cospito. La Corte di assise di appello di Torino rimodula in 23 anni di reclusione (tre in più) la pena complessiva inflitta all'anarchico nel maxi processo Scripta Manent per le attività dell'organizzazione terroristica Fai-Fri. La procura generale aveva chiesto il carcere a vita. L'appuntamento a Palazzo di giustizia era dedicato al calcolo della condanna per uno solo degli episodi contestati, l'attentato del 2 giugno 2006 alla scuola allievi carabinieri di Fossano, in provincia di Cuneo, classificato dalla Cassazione come "strage politica”. A Milano sei misure cautelari per gli scontri durante il corteo di solidarietà al capo anarchico.
La Cnn pubblica un audio di Trump: «Ho le carte segrete del Pentagono»
Un audio del 2021 sulle carte segrete portate via dalla Casa Bianca inchioda Donald Trump. In una registrazione ottenuta dalla Cnn si sente l'ex presidente parlare di alcuni documenti classificati del Pentagono su un potenziale attacco all'Iran. Parlando con il suo staff, Trump scherza e dice che Hillary Clinton avrebbe inviato le carte segrete a Anthony Weiner, l'ex marito della sua assistente Huma Abedin. Donald Trump ha affermato che l'audio diffuso da alcune testate giornalistiche sul presunto possesso di documenti riservati è a suo favore. L'ex presidente Usa ha, poi, definito "squilibrato" il procuratore speciale Jack Smith, che supervisiona l'inchiesta federale in cui il tycoon è stato incriminato per aver trafugato file riservati dalla Casa Bianca.
Il Suv che ha ucciso il bambino andava a 124 km all’ora
Il suv Lamborghini guidato da Matteo Di Pietro viaggiava a oltre 124 km all'ora 'immediatamente prima dell'impatto' con la Smart che ha causato la morte a Roma del bimbo di 5 anni a Casal Palocco, rivela il gip nell'ordinanza in cui dispone gli arresti domiciliari per il 20enne accusato di omicidio stradale: c'è il rischio di inquinamento delle prove. Il ragazzo, scrive il gip, ha noleggiato l'auto «con l'unico ed evidente fine di impressionare e catturare l'attenzione di giovani visitatori del web per aumentare i guadagni della pubblicità, a scapito della sicurezza e della responsabilità e di conseguenza a procedere ad una velocità superiore ai limiti indicati. Tanto più che alcuni dei passeggeri presenti all'interno della Lamborghini avevano più volte invitato a ridurre la velocità».