Offrono a Fabrizio Corona file riservati su Messina Denaro
Fabrizio Corona parlava di uno «scoop pazzesco». Non sapeva di essere intercettato quando il 2 maggio pronunciava quelle parole. Pochi mesi prima Matteo Messina Denaro era stato catturato, il 16 gennaio, in una clinica di Palermo. L'ex re dei paparazzi era riuscito a mettere le mani su alcuni audio di chat tra l'ex superlatitante e alcune pazienti e sui verbali dei vicini di casa di Messina Denaro. Le intercettazioni che sono approdate all'inchiesta che oggi ha portato agli arresti domiciliari del maresciallo dei carabinieri in servizio al Nor della Compagnia di Mazara del Vallo, Luigi Pirollo, accusato di accesso abusivo al sistema informatico e violazione del segreto d'ufficio; e del consigliere comunale Giorgio Randazzo, politico di Mazara, accusato di ricettazione.
Lo stesso Corona è indagato per ricettazione. Lo «scoop pazzesco» che Corona intendeva piazzare consisteva nel dire che il covo di Messina Denaro era stato svuotato, prima di una perquisizione che sarebbe stata dunque effettuata in ritardo. Un falso.
In ogni caso i due arrestati avrebbero tentato di vendere documenti coperti da segreto al fotografo relativi alle indagini sul boss Matteo Messina Denaro. Perquisiti gli immobili nella disponibilità di Corona, compresa la casa. Il militare avrebbe trafugato 786 file riservati dal server dei carabinieri che li avrebbe consegnati al politico il quale avrebbe contattato Corona offrendogli la possibilità di uno scoop in cambio di soldi. Corona avrebbe detto che intendeva vendere il materiale al direttore del giornale online Mow Moreno Pisto, incontrato effettivamente il 25 maggio insieme a Giorgio Randazzo, e che poi si rivolse alla polizia. Le successive indagini hanno condotto a Pirollo che aveva lasciato tracce del suo accesso al server della Stazione di Campobello e al consigliere comunale con cui il militare avrebbe avuto frequentazioni abituali.
Rogo del Corano: incendiata l’ambasciata svedese in Iraq
Alta tensione a Baghdad dove alcuni manifestanti vicini al leader religioso Moqtada Sadr hanno incendiato la sede dell'ambasciata svedese, alla vigilia del nuovo evento organizzato in Svezia dove gli organizzatori hanno promesso di incendiare una nuova copia del Corano. La polizia in tenuta antisommossa ha disperso la folla con idranti e manganelli elettrici. Il governo iracheno ha condannato con «massima fermezza» l'episodio aprendo un'indagine per risalire agli autori dell'agguato.
Ucraina: attacchi russi su Odessa e Mykolaiv. Almeno 20 feriti
La Russia ha lanciato un attacco su Mykolaiv e Odessa ferendo almeno undici persone, secondo quanto riferito dalle autorità locali. «I russi hanno colpito il centro della città (di Mykolaiv). Sono andati a fuoco un garage e un edificio residenziale. I vigili del fuoco sono sul posto», ha scritto su Telegram il governatore della regione, Vitaliy Kim. Secondo il sindaco della città, Oleksandre Sienkevitch, sarebbero stati danneggiati 15 garage A Odessa, un altro attacco ha ferito due persone che sono state ricoverate in ospedale. Secondo il governatore locale, Oleg Kiper, è stato colpito il centro cittadino.
Sparatoria nella Auckland dei mondiali
Sparatoria nel centro di Auckland, in Nuova Zelanda. Le ultime notizie parlano di almeno tre morti dopo che un uomo armato ha aperto il fuoco in un cantiere intorno alle 7.20 ora locale. Tutto è avvenuto vicino a una 'base' usata dai tifosi dei Mondiali di calcio femminile. Secondo la Polizia, le vittime sono due civili ed è morto anche il presunto assalitore, un 24enne che lavorava nel cantiere, ma «potrebbero esserci altre vittime». Tra i feriti c'è un poliziotto. I soccorritori hanno fatto sapere di aver assistito dieci persone. Tra i feriti, sette avevano ferite d'arma da fuoco. Il premier Chris Hipkins ha confermato con «profondo dolore» la notizia dell'uccisione di due civili. «Sembra essere stata opera di un solo individuo», ha aggiunto lasciando intendere che si sia trattato di un fatto isolato. Le autorità escludono rischi per la sicurezza nazionale.
Il salario minimo unisce l’opposizione
Continua a ballare nel dibattito pubblico la questione del salario minimo. Per Carlo Calenda «è tanto una cosa da Urss che ce l'hanno tutti i paesi dell'Ocse, dagli Stati Uniti a Francia e Germania. Tajani ha detto una stupidaggine. Il rischio è che per lui valga la massima: non ti capiti mai la iattura di ricevere un incarico superiore a quello che sei in grado di portare avanti». Risponde così il leader di Azione in un'intervista oggi su Il Corriere della Sera. Una pdl, quella del salario minimo, che unisce le opposizioni. Embrione di un'alleanza? «No - risponde Calenda - La pensiamo diversamente su troppe cose. Noi non siamo ideologici». Sulla stessa linea anche il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, intervistato dal direttore de La Stampa Massimo Giannini alla Festa dell'Unità di Roma: «Io vorrei cominciare a vincere qualche elezione e lo dico anche agli amici Cinquestelle e Terzo Polo: nessuno basta da solo. Se volete essere alternativi alla destra, lo capisce anche un bambino che non si può prescindere del Pd. Il salario minimo mi sembra un argomento convincente per fare fronte comune. Argomenti come quelli di Tajani sull'Urss me li aspetto da uno a un bar, non da un ministro della Repubblica. Non mi sento tranquillo con me stesso se non provo a battermi senza lasciare i ragazzi pagati a 2-3 euro lordi».