Televisione
15 dicembre, 2025Una fase di passaggio che intreccia scelte editoriali, equilibri politici e nodi organizzativi, destinata a segnare i prossimi mesi della televisione pubblica
Dopo l’uscita di Monica Maggioni, la Rai si trova a gestire una fase di transizione più complessa del previsto. Per Angela Mariella, direttrice editoriale dell’offerta informativa, il post-Maggioni si è aperto con alcune difficoltà operative: secondo quanto filtra da Viale Mazzini, l’ex direttrice non solo avrebbe lasciato l’azienda, ma avrebbe portato con sé anche gran parte della propria squadra, interna ed esterna, lasciando scoperti alcuni snodi organizzativi proprio nel momento più delicato.
Il contesto si intreccia con un Consiglio di amministrazione, fissato per il 18 dicembre, che si annuncia particolarmente carico di dossier. Tra questi, potrebbe arrivare la nomina del nuovo direttore delle Relazioni istituzionali, una casella tradizionalmente attribuita alla Lega, ma sulla quale non sarebbe ancora stato trovato un accordo definitivo. Le interlocuzioni politiche sono in corso, ma la decisione resta aperta.
Nella stessa seduta è atteso anche un aggiornamento sul piano immobiliare, affidato al direttore generale Roberto Sergio, che aveva già seguito la partita quando ricopriva il ruolo di amministratore delegato. Al centro del confronto resta la situazione della sede Rai di Corso Sempione, a Milano. Il trasferimento a MiCo Nord, negli spazi di Fondazione Fiera, è stato annunciato, ma i tempi restano incerti: se la vendita di Corso Sempione avvenisse rapidamente, la nuova sede potrebbe essere operativa nel 2029; in caso contrario, difficilmente prima del 2031.
Nel frattempo, prende forma l’ipotesi di un doppio trasloco temporaneo verso il sito di Mecenate, affittato per i prossimi sette anni. Uno scenario che ha alimentato forti preoccupazioni tra i lavoratori, considerando che circa 900 dipendenti dovrebbero essere ospitati in una struttura progettata per numeri ben più contenuti. Il 16 dicembre è prevista un’assemblea generale, nel corso della quale potrebbero essere annunciate iniziative di protesta se non arriveranno chiarimenti dall’azienda.
Parallelamente si muove la scacchiera delle nomine editoriali. Da gennaio Manuela Moreno dovrebbe subentrare a Iman Sabbah come vicedirettrice della Direzione esteri. Sabbah, infatti, sarebbe destinata a rientrare a Parigi, dove dovrebbe prendere il posto di Gennaro Sangiuliano, atteso prima di Natale alla proclamazione come consigliere regionale in Campania. La collocazione viene letta anche in chiave politica, sebbene ufficialmente non emergano indicazioni.
Sul fronte dei programmi, cresce l’attesa per il futuro del talk del mercoledì sera, per il quale circolano i nomi di Claudio Brachino e Hoara Borselli. Resta inoltre da trovare una collocazione in prima serata per Eleonora Casalegno, oggi impegnata su Radio 2. Intanto, non vengono smentite le voci su una possibile cancellazione del programma di Peter Gomez, ipotesi che, se confermata, aprirebbe nuovi spazi e ulteriori riassetti nel palinsesto. Una fase di passaggio, dunque, che intreccia scelte editoriali, equilibri politici e nodi organizzativi, destinata a segnare i prossimi mesi della televisione pubblica.
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