Il governo Meloni incontrerà le opposizioni sul salario minimo. De Angelis si scusa ma non lascia. In Niger nominato nuovo premier dai golpisti. I fatti da conoscere

Niger: golpisti nominano premier Lamine Zeine, ex ministro
In un comunicato letto ieri sera alla televisione nazionale, i militari autori del golpe in Niger hanno annunciato la nomina a primo ministro di Ali Mahaman Lamine Zeine. L'ex presidente Mamadou Tandja aveva nominato Lamine Zeine capo di gabinetto nel 2001 e poi ministro delle Finanze nel 2002, per sanare una situazione economica e finanziaria caotica. Un contesto ereditato dai soldati saliti al potere dopo l'assassinio nel 1999 del generale e presidente Ibrahim Baré Maïnassara, in questo Paese dell'Africa occidentale con una storia segnata da prese di potere con la forza. Zeine era stato ministro delle Finanze fino al rovesciamento di Tandja durante un colpo di Stato nel 2010 da parte del comandante Salou Djibo, prima di un'elezione presidenziale vinta da Mahamadou Issoufou, predecessore di Mohamed Bazoum, estromesso il 26 luglio. «Il tenente colonnello Habibou Assoumane» è stato inoltre «nominato comandante della guardia presidenziale», aggiunge il comunicato dei golpisti. Queste nomine arrivano all'indomani della scadenza dell'ultimatum lanciato dalla Comunità economica degli stati dell'Africa occidentale (Ecowas) ai militari al potere. I partner occidentali e africani del Niger sono divisi sulla questione di un intervento per restituire il potere ai civili, prima di una nuova riunione dell'Ecowas giovedì ad Abuja in Nigeria. Bazoum rimane sequestrato nella sua residenza privata dal giorno del colpo di Stato.

Ucraina: missili su Pokrovsk otto vittime e 67 feriti
Sale a otto il bilancio delle vittime causato da due missili russi che hanno centrato un edificio a Pokrovsk, nell'Ucraina orientale. I giornalisti dell'AFP a Pokrovsk hanno visto i soccorritori correre intorno all'edificio di cinque piani gravemente danneggiato, evacuare i feriti tra le macerie e abbassare i residenti intrappolati nelle loro case usando la scala. Questo attacco ha ucciso «cinque civili e ferito quattordici», ha detto su Telegram il capo dell'amministrazione militare di Donetsk, Pavlo Kyrylenko. «Inoltre - ha poi aggiunto - siamo a conoscenza della morte di due dipendenti dei servizi di emergenza dello Stato e di un soldato. Nove agenti di polizia, un dipendente dell'amministrazione locale e un soldato sono rimasti feriti», ha aggiunto. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva precedentemente affermato che la Russia ha colpito "un normale edificio residenziale». «Due missili hanno colpito. Purtroppo ci sono vittime. I soccorsi sono sul posto». Pokrovsk aveva una popolazione di 60.000 abitanti prima della guerra.

Strage di Bologna: De Angelis si scusa ma non lascia
«Negli ultimi giorni ho espresso delle riflessioni personali sul mio profilo social, che sono invece diventate oggetto di una polemica che ha coinvolto tutti. Intendo scusarmi con quelli, e sono tanti, a partire dalle persone a me più vicine, a cui ho provocato disagi, trascinandoli in una situazione che ha assunto dimensioni per me inimmaginabili». Lo ha scritto su Facebook, Marcello De Angelis, responsabile istituzionale della comunicazione della Regione Lazio in riferimento alle sue parole sulla strage di Bologna. Nel lungo post De Angelis non annuncia dimissioni. Le scuse via social non sembrano, però, placare la bufera politica. Le opposizioni ma anche l'Associazione partigiani e quella dei familiari vittime dell'attentato ribadiscono la richiesta di dimissioni, tirando in ballo anche la premier. «E' colpa delle omissioni di Giorgia Meloni sulla matrice neofascista della strage di Bologna se poi ci sono personaggi come De Angelis che dicono quello che dicono», afferma Paolo Bolognesi, presidente dell'Associazione familiari. Per il Pd il dirigente regionale «sapeva bene quello che avrebbe sollevato con il suo post revisionista. Le sue scuse non cancellano le sue dichiarazioni: De Angelis si deve dimettere». Richiesta che arriva, identica, da Alleanza Verdi e Sinistra secondo cui il responsabile della comunicazione della Regione «può permettersi di restare perché la destra vuole promuovere un pericoloso processo di revisionismo storico pur non avendo nessun elemento di realtà a sostegno». Per il M5S «uno così lo avremmo buttato fuori a calci nel sedere, in Fratelli d'Italia invece gli continuano a garantire poltrona e stipendio con i soldi pubblici». Il problema, concludono i pentastellati, «è che la Destra ha paura di fare pulizia di questi personaggi al suo interno ed il silenzio della premier e del presidente dell'antimafia Colosimo ne sono la prova».

Il caso
Marcello De Angelis «ci rappresenta tutti», per questo Giorgia Meloni tace
7/8/2023

Ok del Governo ai decreti omnibus ma crollano le banche dopo la tassa sugli extraprofitti
Il Consiglio dei Ministri, l'ultimo prima della pausa estiva, ha approvato due decreti legge omnibus, dl Asset e investimenti e dl Giustizia, composti da 34 articoli. Le misure spaziano dalla deroga al tetto sugli stipendi per la società che costruirà il ponte sullo Stretto di Messina all'aumento del 20% delle licenze dei taxi, dall'iniziativa contro il caro voli ai provvedimenti sulla giustizia, dagli investimenti per i piccoli comuni alla lotta al granchio blu. Un prelievo da circa due miliardi sugli extraprofitti delle banche nel 2022-2023 è la mossa a sorpresa del Governo per finanziare il calo delle tasse e il taglio del cuneo nel 2024. Un annuncio che ha portato al crollo delle banche alla Borsa di Milano. Tutte le azioni bancarie sono scese. Intorno alle 09.40 Intesa Sanpaolo perdeva il 7,7%, Unicredit il 6,2%, Monte dei Paschi di Siena (Mps) il 7,3%, Bper Banca il 7,7%, Banco Bpm il 6,7% e Mediobanca il 2,9%, in un mercato in calo dell'1,64%.

Salario minimo: Meloni incontra le opposizioni venerdì
Sul fronte del salario minimo, che ha acceso il dibattito politico nelle ultime settimane, la premier Giorgia Meloni incontrerà le opposizioni venerdì, dopo la sospensiva di 60 giorni all'esame del ddl approvata dall'aula della Camera. «Confermo che nel pomeriggio di venerdì 11 una delegazione del governo, guidata dalla presidente del consiglio, incontrerà le forze politiche di opposizione per ascoltare le proposte da loro articolate sul salario minimo, in spirito di costruttivo rapporto istituzionale». Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano interpellato dall'ANSA.

Non risultano malattie di Ruffino, Visibilia giù in borsa
Dai primissimi accertamenti svolti nell'indagine sul suicidio di Luca Ruffino, presidente di Visibilia Editore che si è ucciso con un colpo di pistola sabato sera, non risulterebbe che il manager, a parte piccoli problemi salute, soffrisse di malattie gravi conclamate. È quanto risulta da ambienti giudiziari. Il corpo è stato trovato nella sua abitazione a Milano da uno dei figli, avvisato dalla compagna in vacanza in Sardegna che si sarebbe allarmata dopo averlo sentito al telefono particolarmente abbattuto. Secondo le prime verifiche, negli ultimi giorni l'imprenditore sarebbe apparso giù di morale. Tra i sei biglietti di scuse lasciati prima di compiere il gesto, oltre a quelli per i familiari, uno è rivolto ai colleghi e un altro ai condomini. Dopo la sua scomparsa, per Visibilia è stata una giornata in fortissimo calo a Piazza Affari: il titolo, a lungo sospeso in asta di liquidità, ha concluso con un crollo del 30% a 0,38 euro. Anche Sif Italia, società di amministrazione di condomini e gestione di patrimoni immobiliari che Ruffino aveva fondato, ha chiuso in calo del 20% a 2,86 euro con il titolo congelato per quasi tutta la giornata. La procura di Milano indaga per il reato di istigazione al suicidio.