Diritti
La Grecia ci sorpassa sui diritti: l'Italia rischia di essere l'unico Paese europeo senza matrimonio egualitario
Atene ha iniziato la discussione del ddl che, secondo il premier conservatore, dovrebbe ottenere il voto favorevole del Parlamento entro il mese di febbraio: "Rafforza la protezione da discriminazioni"
Inizia proprio nel giorno di San Valentino, in Grecia, la votazione per il disegno di legge sul matrimonio egualitario. I deputati del Parlamento ellenico potranno votare fino a domani la legge che consente i matrimoni e l'adozione per le coppie dello stesso sesso. Il documento è rimasto a disposizione per la consultazione pubblica fino a fine gennaio ed è approdato questo mese in Parlamento in attesa della calendarizzazione. La proposta estende la possibilità di matrimonio alle coppie omosessuali e "rafforza la protezione da discriminazioni attraverso l'attuazione della Strategia nazionale di uguaglianza per la comunità Lgbti", si legge in un documento che accompagna il disegno di legge.
Il capogruppo parlamentare ha deciso di concedere due giorni per il dibattito e il voto finale. Nei giorni scorsi, durante il passaggio del disegno di legge nelle commissioni parlamentari, a dirsi favorevoli sono stati i rappresentanti di Nuova Democrazia, Syriza, Movimento socialista panellenico (Pasok), Nuova Sinistra e Plefsis Eleftherias (Rotta di Libertà). A dirsi contrari invece il Partito comunista di Grecia (Kke), Soluzione Greca, Nike (Vittoria), e Spartani.
Nel frattempo, nelle scorse settimane in Grecia il dibattito si era acceso quando il primo ministro, Kyriakos Mitsotakis, si era schierato a favore della legge, definendo il documento "un passo verso una maggiore uguaglianza sociale". Mitsotakis ha comunque ricevuto le critiche della comunità Lgbt greca: il ddl infatti non riconosce il diritto alla maternità surrogata per le coppie omosessuali, pratica legale in Grecia per le donne single e le coppie eterosessuali. Ma non solo, politicamente l'iniziativa del premier Mitsotakis ha diviso il mondo conservatore e secondo i media una cinquantina di deputati del partito al governo dovrebbe astenersi o votare contro. Per questo, saranno decisivi i voti dei partiti all'opposizione.
Storica oppositrice della comunità arcobaleno è la Chiesa Ortodossa che dopo un Sinodo riunito in seduta straordinaria lo scorso 23 gennaio per discutere l'argomento si è detta "fermamente contraria" al matrimonio tra persone dello stesso sesso e "ai progetti di legge che lo promuovono". Tuttavia il primo ministro greco aveva continuato a dirsi "ottimista" sul fatto che il ddl dovrebbe ottenere il voto favorevole del Parlamento entro il mese di febbraio.
La Grecia, nonostante un governo conservatore, si è dimostrata negli ultimi anni capace di approvare serie di riforme importanti per la comunità arcobaleno, come l’abolizione del divieto per gli omosessuali di effettuare donazioni di sangue e la fine della pratica dei cosiddetti interventi chirurgici di normalizzazione del sesso sui bambini. Se dovesse passare la legge sul matrimonio per tutti in Grecia, l'Italia che intanto limita i diritti delle famiglie arcobaleno, resterà l'unico Paese dell’Europa occidentale a non avere ancora legalizzato il matrimonio insieme a quelli che un tempo facevano parte dell’Unione sovietica e a Stati molto piccoli, come San Marino e Città del Vaticano.
Nella classifica 2023 dei diritti della comunità tra le nazioni europee stilata da ILGAEurope la Grecia si posiziona quest’anno al 13esimo posto del suo Rainbow Index, la classifica sulla qualità della vita Lgbtq+ nei vari Paesi mentre l'Italia si posiziona al 34esimo posto (dietro anche all’Ungheria).