La polizia ungherese le ha tolto in mattinata il braccialetto elettronico dopo che le è stata riconosciuta di fatto l'immunità che spetta agli europarlamentari. Il padre Roberto: "Vado a prenderla, festeggiamo a casa"

Ilaria Salis ora può tornare in Italia e, presumibilmente, rientrerà entro lunedì 17 giugno giorno del suo 40esimo compleanno. 

La sua famiglia aveva già comprato i biglietti per raggiungerla per festeggiare lunedì il suo compleanno a Budapest ma ora Salis potrà festeggiarlo in Italia. 

 

Questa mattina la polizia si è recata nell'abitazione dove l'europarlamentare, eletta nelle file di Alleanza Verdi Sinistra, stava scontando i domiciliari, e le ha tolto il braccialetto elettronico. Il tribunale ungherese avrebbe accettato la richiesta di scarcerazione che era stata presentata dall'avvocato ungherese di Salis, Gyorgy Magyar, dopo l'avvenuta elezione. Il tribunale ungherese ha riconosciuto di fatto l'immunità che spetta agli europarlamentari, in particolare l'immunità di viaggio che viene garantita in tutti i Paesi dell'Unione europea ai membri del parlamento europeo prima della convocazione della prima seduta a Strasburgo. 

 

Alcuni esponenti del governo ungherese avevano manifestato l'intenzione di chiedere il ritiro dell'immunità per Salis, accusata in Ungheria di aggressione, ma la procedura per l'eventuale ritiro, spiegano fonti AVS, è lunga e prevede vari passaggi: è necessaria infatti la richiesta di un governo membro proprio all'europarlamento perché si avvii un'istruttoria e si arrivi poi a un voto. «Siamo felici della notizia che giunge da Budapest, l'europarlamentare Ilaria Salis ora può tornare in Italia e potrà svolgere la sua nuova funzione a cui l'hanno indicata centinaia di migliaia di elettori - commentano i due leader di Avs, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli - Il nostro grazie va a tutti e a tutte coloro, che come noi, in questi mesi si sono indignati e non si sono rassegnati alla terribile condizione in cui era tenuta nelle carceri di Orban. Ora potrà difendere insieme a noi i diritti civili e sociali dei più deboli. La aspettiamo». 

 

«Facciamo i festeggiamenti del suo compleanno a casa, vado a prenderla e me la porto a casa io» è il commento di Roberto Salis affidato all'ANSA «Sono molto contento sto cercando di organizzare il rientro il più velocemente possibile. Ho lavorato in sordina ma non ci aspettavamo che venisse liberata già oggi. E invece mi ha chiamato l'avvocato Magyar per dirmi che la polizia stava andando a liberarla. E ora vado a prenderla».