Accade all'estero
Dopo 14 anni il Regno Unito svolta a sinistra: alle elezioni trionfano i laburisti. Le notizie dal mondo
E poi il boicottaggio delle elezioni in Iran. La "resistenza" di Biden. La violenza che cresce in Congo, il maltempo che uccide in Svizzera, il golpe farsa in Bolivia e la carenza d'oppio causata dall'Afghanistan. Ecco i fatti da sapere della settimana
Regno Unito, svolta a sinistra
Mentre in Europa avanzano le destre, nel Regno Unito i laburisti di Keir Starmer trionfano alle elezioni che si sono svolte il 4 luglio quando gli inglesi hanno votato per eleggere i 650 nuovi membri della Camera dei Comuni. «A tutti coloro che hanno fatto campagna per il Labour in queste elezioni, a tutti coloro che hanno votato per noi e hanno riposto la loro fiducia nel nostro nuovo Partito Laburista: grazie», scrive Starmer su X subito dopo i primi exit poll. Che hanno messo nero su bianco anche il tracollo già annunciato del Partito Conservatore che ha toccato il minimo storico dei consensi dopo 14 anni di governo. Per la prima volta è riuscito ad avere accesso alla camera dei Comuni anche il partito di estrema destra Reform Uk guidato da Nigel Farage.
Europa, Patrioti per l'Europa
A pochi giorni dalla scadenza dei termini per la formazione dei gruppi al Parlamento Ue, il primo ministro ungherese Viktor Orbán, l’ex primo ministro ceco Andrej Babis e l’ex ministro dell’Interno austriaco Herbert Kickl hanno annunciato la costruzione di un nuovo gruppo di destra sovranista: “Patrioti per l’Europa”. Ma non è detto che ci riusciranno perché ogni gruppo dev’essere composto da almeno 25 membri di almeno 7 Stati. Così i tre cercano altri quattro partiti (il leghista Matteo Salvini si è mostrato interessato). Nel frattempo Orban, neo presidente di turno dell’Unione europea, è volato a Mosca per incontrare il presidente della Federazione russa Vladimir Putin: «La visita del primo ministro Viktor Orban a Mosca si svolge esclusivamente nel quadro delle relazioni bilaterali tra Ungheria e Russia. Orban non ha ricevuto alcun mandato dal Consiglio dell'Ue per visitare Mosca. La posizione dell'Ue sulla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina si riflette in molte conclusioni del Consiglio europeo. Tale posizione esclude i contatti ufficiali tra l'Ue e il presidente Putin. Il primo ministro ungherese non rappresenta quindi l'UE in alcuna forma», ha chiarito immediatamente l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell.
Francia, estrema destra
Il Rassemblement National ha vinto il primo turno delle elezioni legislative dimostrando di essere la forza politica dominante della Repubblica francese. Emmanuel Macron ha perso, il Nuovo Fronte Popolare della sinistra è arrivato secondo. Così il giorno dopo le elezioni più partecipate della storia francese non sono ancora chiari gli equilibri che caratterizzeranno la nuova Assemblea nazionale. Dipenderà dalle alleanze che i partiti di centro e di sinistra saranno in grado di strutturare in vista del secondo turno del 7 luglio, nonostante le indicazioni confuse di Macron.
Usa, Biden resta
«Il presidente ci ha assicurato che è in corsa per vincere», hanno detto i rappresentanti democratici degli Stati di New York, Minnesota e Maryland: «Siamo tutti con lui e vogliamo vincere». Oltre all'endorsement dei governatori dem anche il portavoce del presidente statunitense, dopo le voci diffuse dal New York Times, ha ribadito che Joe Biden non sta valutando il ritiro dalla corsa per la Casa Bianca. Sebbene sia stato lo stesso presidente ad ammettere di «aver fatto un casino» durante il dibattito sulla Cnn contro Donald Trump, il suo avversario per le presidenziali di novembre, ha anche fatto sapere di aver fatto un check-up completo dopo l'incontro tv da cui non sarebbe emerso nulla di particolare.
Iran, le elezioni con l'affluenza più bassa
Al primo turno delle presidenziali che si stanno svolgendo in Iran, dopo la morte dell'ex presidente Ebrahim Raisi in un incidente in elicottero lo scorso 19 maggio, l'affluenza è stata la più bassa della storia della Repubblica islamica. A boicottare le elezioni sono soprattutto le donne che vogliono costruire un Paese che rispetti i loro diritti. «Perché le elezioni sono una farsa. Sia il riformista Pezeshkian, sia l'ultraconservatore Jalili sono marionette nelle mani del clero sciita che comanda il Paese. Per la società civile non cambierà niente». Il 5 luglio si svolge il secondo turno delle elezioni, al termine del conteggio dei voti verrà eletto il nuovo presidente dell'Iran. I sondaggi danno per favorito il riformista Masoud Pezeshkian.
Congo, aumentano le violenze
Il conflitto che va avanti da 30 anni nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo, ricca di minerali, è drasticamente peggiorato dall’inizio del 2022 ed è peggiorato ulteriormente dallo scorso ottobre, con un forte aumento delle violenze sessuali, del numero di feriti e del reclutamento di bambini. Così ha detto Francois Moreillon, il rappresentante nel Paese del Comitato internazionale della Croce Rossa, sottolineando come il conflitto stia causando «una crisi a doppio taglio» perché ha indebolito la capacità del governo di fornire servizi di base come acqua, istruzione e cibo.
Bolivia, tentato golpe
Almeno 21 persone sono state arrestate nei giorni scorsi in Bolivia, in conseguenza al tentativo di colpo di Stato che c’è stato lo scorso 26 giugno. Quando centinaia di veicoli blindati hanno riempito piazza Murillo, dove ci sono i principali edifici governativi della capitale La Paz, e hanno temporaneamente occupato il Palacio Quemado, la sede del governo del Paese. Il primo a essere arrestato è stato il generale Juan José Zúñiga che ha guidato il golpe. Zúñiga accusa il presidente boliviano Luis Arce di aver organizzato la messa in scena. Arce nega.
Afghanistan, manca l'oppio
L’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine ha avvisato che, da quando nel 2022 i Talebani hanno vietato la produzione di oppio in Afghanistan (il Paese era il più grande fornitore mondiale), la presenza della droga sul mercato è calata drasticamente: del 74 per cento. Per l’Unodc, ora il rischio è che i consumatori di eroina possano ricorrere all’uso di oppioidi sintetici, come i nizateni, che hanno probabilità più alte di causare morti per overdose.
Svizzera, morti per maltempo
Tre persone sono morte in Svizzera, nel Cantone Ticino, a causa di alluvioni, frane e smottamenti dovuti alle piogge torrenziali che si sono abbattute su gran parte della confederazione dal 29 giugno. Una persona è morta anche nel Canton Vallese sempre a causa delle inondazioni. Mentre altre tre, tra i 70 e gli 80 anni, sono morte sempre il 29 giugno nella regione di Aube, nel Nord Est della Francia, dopo che un albero è caduto sulla loro auto a causa del forte vento.