Politica
marzo, 2025
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Lo strappo di Emma Bonino con +Europa: toglie il suo nome dal simbolo

Le ombre sul tesseramento in Campania, l'esclusione di Benedetto Della Vedova dai ruoli di vertice. La storica leader radicale, però, conferma la fiducia in Magi

È il volto dell'eredità radicale confluita in +Europa. Il suo nome ha un valore, ma Emma Bonino ha scelto di non metterlo più a disposizione del partito centrista guidato da Riccardo Magi. La decisione risulta evidente nella giornata di oggi, primo marzo - con la sostituzione del logo di +Europa da tutti i social -, ma risalirebbe al congresso del 9 febbraio, che ha avuto un esito inaspettato per la leader ombra del partito, seppur piccolo, non esente da correnti. Ecco, Bonino ha sempre avuto un ruolo nel mantenere l'equilibrio tra i due volti "giovani" di +Europa: Magi e Benedetto Della Vedova. In una staffetta di non belligeranza, il primo è subentrato al secondo come segretario. Della Vedova sarebbe dovuto diventare presidente nell'ultimo congresso, sennonché la meteora Matteo Hallissey è piombata in una situazione già agitata da ombre e sospetti sul tesseramento, che ha visto registrare una fiammata di iscritti in Campania. Ad ogni modo su Hallissey, che è giovane davvero, sono convogliati più voti che su Della Vedova nella corsa per la presidenza: 198 delegati contro 87. Magi, appunto, è stato eletto segretario e Della Vedova è rimasto fuori dai ruoli di vertice. Chi ha avuto modo di parlare con Bonino in queste settimane l'ha descritta delusa. Prima di annunciare lo strappo, la storica radicale avrebbe accordato a Magi il tempo di elaborare una nuova proposta grafica per il simbolo. Ma non in suo nome.


Dopo l’uscita dell’articolo, Bonino ci tiene a far sapere che conferma “piena fiducia nel segretario Magi e nella tesoriera Carla Taibi”. E aggiunge: “Sono convintamente impegnata nella campagna per il referendum sulla cittadinanza promosso dal partito che entrerà nel vivo nelle prossime settimane".

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