È il volto dell'eredità radicale confluita in +Europa. Il suo nome ha un valore, ma Emma Bonino ha scelto di non metterlo più a disposizione del partito centrista guidato da Riccardo Magi. La decisione risulta evidente nella giornata di oggi, primo marzo - con la sostituzione del logo di +Europa da tutti i social -, ma risalirebbe al congresso del 9 febbraio, che ha avuto un esito inaspettato per la leader ombra del partito, seppur piccolo, non esente da correnti. Ecco, Bonino ha sempre avuto un ruolo nel mantenere l'equilibrio tra i due volti "giovani" di +Europa: Magi e Benedetto Della Vedova. In una staffetta di non belligeranza, il primo è subentrato al secondo come segretario. Della Vedova sarebbe dovuto diventare presidente nell'ultimo congresso, sennonché la meteora Matteo Hallissey è piombata in una situazione già agitata da ombre e sospetti sul tesseramento, che ha visto registrare una fiammata di iscritti in Campania. Ad ogni modo su Hallissey, che è giovane davvero, sono convogliati più voti che su Della Vedova nella corsa per la presidenza: 198 delegati contro 87. Magi, appunto, è stato eletto segretario e Della Vedova è rimasto fuori dai ruoli di vertice. Chi ha avuto modo di parlare con Bonino in queste settimane l'ha descritta delusa. Prima di annunciare lo strappo, la storica radicale avrebbe accordato a Magi il tempo di elaborare una nuova proposta grafica per il simbolo. Ma non in suo nome.
Dopo l’uscita dell’articolo, Bonino ci tiene a far sapere che conferma “piena fiducia nel segretario Magi e nella tesoriera Carla Taibi”. E aggiunge: “Sono convintamente impegnata nella campagna per il referendum sulla cittadinanza promosso dal partito che entrerà nel vivo nelle prossime settimane".