Economia
marzo, 2025
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Unicredit, via libera dalla Bce a salire fino al 29,9% in Commerzbank

Il semaforo verde potrebbe aprire le porte all'acquisizione della banca tedesca. "Ma ben oltre la fine del 2025", fa sapere in una nota il gruppo guidato da Orcel, che adesso dovrà vincere la resistenza di Merz

Via libera da parte della Banca centrale europea a Unicredit per salire fino al 29,9 per cento nella tedesca Commerzbank. Lo ha annunciato in una nota il gruppo guidato da Andrea Orcel: “L’approvazione evidenzia la solidità finanziaria e l’ottemperanza regolamentare di Unicredit”, ma ci sono “ancora diversi fattori che determineranno qualsiasi sviluppo e la relativa tempistica”. E questa tempistica, come si legge in una nota, “si estenderà probabilmente ben oltre la fine del 2025. Come azionisti, siamo lieti di riscontrare - prosegue - che il nostro investimento ha determinato un cambiamento positivo in Commerzbank che, insieme alle recenti prospettive più ottimistiche dell'economia tedesca, ha determinato un sostanziale apprezzamento del titolo".

La prima (possibile) aggregazione di due grandi banche europee

Il semaforo verde della Bce è il primo passo per spalancare le porte a una possibile futura aggregazione tra i due istituti: sarebbe un fatto storico, perché si tratterebbe della prima vera grande fusione tra due banche di diversi Stati in Europa (ma si dovrà vincere la resistenza del cancelliere tedesco in pectore, Friedrich Merz, finora scettico sull'operazione). Unicredit ha fatto il suo primo ingresso in Commerzbank lo scorso settembre con una quota iniziale del 9,5 per cento, poi a fine dicembre il gruppo di Orcel era arrivato al 18,5 per cento.

"Dialogo costruttivo con Berlino"

La banca italiana ha aggiunto anche che “sono tuttora pendenti alcuni procedimenti autorizzativi avanti le rispettive autorità competenti", inclusa l'Autorità federale tedesca della concorrenza, la cui positiva conclusione è necessaria prima che la quota di circa il 18,5 per cento detenuta tramite strumenti derivati possa essere convertita in azioni”. Inoltre, UniCredit "resta in attesa dell’opportunità di avviare un dialogo costruttivo con il nuovo governo della Repubblica federale di Germania, una volta formatosi". 

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