Visioni
14 aprile, 2025

Bello e complesso, a Berlino il premio per il design sostenibile

All’evento di Berlino sono attesi duemila ospiti con i vincitori del premio internazionale inaugurato nel 1954
All’evento di Berlino sono attesi duemila ospiti con i vincitori del premio internazionale inaugurato nel 1954

Nella capitale tedesca l’evento finale di uno dei maggiori riconoscimenti al mondo del settore: undicimila candidature provenienti da 66 Paesi selezionate da una giuria internazionale che assegnerà la scultura d’oro ai 75 vincitori. Tra i progetti premiati molti riguardano la medicina e la cura della persona. Perché, come disse Rams, pioniere del settore, “abbiamo la responsabilità di rendere il mondo un posto migliore”

Trapani cordless, sigarette elettroniche, aspirapolvere ecosostenibili. E ancora, diffusori di musica, caschi da bici aerodinamici e occhiali da sole ergonomici. Sempre più spesso il design ricorre all’intelligenza artificiale e presta sempre maggiore attenzione all’ambiente per creare oggetti di tutti i giorni e beni di lusso, arredi per la casa, per le stanze dei bambini, per le cucine, per le lobby di hotel a sei stelle. E realizzare strumenti utili per la diagnostica e per gli interventi chirurgici, secondo i principi dell’estetica funzionale applicata alla scienza e alla medicina, in nome del paradigma “less is more” di Dieter Rams, storico capo del design di Braun – oggi 92enne – pioniere del design sistemico e padre delle teorie del good design. Uno dei massimi riferimenti viventi per i creativi di ogni parte del pianeta. «Noi designer abbiamo la responsabilità di rendere il mondo un posto migliore», disse una volta Rams. Obiettivo non da poco, che chiama in causa una comunità globale di professionisti in gara tra loro.

 

È tutto pronto al Friedrichstadt-Palast di Berlino per l’evento finale di iF Design Award 2025, il prossimo 28 aprile. Una serata di gala, una festa con duemila ospiti e i vincitori del premio internazionale, dal 1954 uno dei maggiori riconoscimenti al mondo in questo settore, attento a ogni categoria di oggetti: prodotti, imballaggi, comunicazione e servizi, architettura e interior design, interfaccia utente e esperienza utente. Per questa edizione una giuria internazionale ha valutato quasi 11mila candidature provenienti da 66 Paesi, un numero eccezionalmente alto: in totale sono stati selezionati 131 giurati per la preselezione online e 102 giurati per la giuria finale. A nome di tutti, i 75 vincitori riceveranno sul palco la scultura d’oro dall’amministratore delegato di iF Design, Uwe Cremering. All’indomani della cerimonia, il 29 aprile, si terrà una conferenza internazionale con il motto “La nuova complessità della semplicità nel design” nello spazio Axica, vicino alla Porta di Brandeburgo. Presentazioni e panel di discussione su come le tecnologie allargano i confini del design e dell’architettura.

 

«Per noi il design sostenibile comprende aspetti sociali e ambientali. Quasi ogni Paese ha proprie regole e definizioni in materia di design sostenibile», afferma Lisa Gralnek, direttrice di iF Design negli Stati Uniti e responsabile globale del premio sotto gli aspetti della sostenibilità e dell’impatto ambientale: «Il nostro motto e: lavoriamo per premiare il bene, non per punire il male. Non viviamo più in un mondo in cui possiamo relegare il design sostenibile a una categoria a sé stante e valutarlo separatamente», aggiunge Gralnek: «Un ottimo design, che si tratti di un prodotto, di un packaging, di una piattaforma, di un luogo o di una politica, dovrebbe essere sempre sostenibile. Credo nel potere del design di far progredire il nostro mondo. Se noi non faremo questo passo, chi lo farà?», riflette.

 

Tra i progetti premiati da iF Design, molti hanno l’obiettivo di migliorare il campo della cura della persona e della medicina. Come la penna per iniezione di insulina con timbro a fase lunare messa a punto dall’Università di Shanghai, in Cina, per aiutare le persone affette da diabete che devono sottoporsi a iniezioni di insulina, in particolare i bambini. La penna, progettata con un sistema che segna la pelle dopo ogni iniezione, forma un motivo in evoluzione che ricorda le fasi lunari. Il sistema consente sia ai genitori sia ai bambini di identificare facilmente l’ultimo sito di iniezione e di selezionarne uno nuovo, riducendo al minimo il rischio di lividi.

«Tra le candidati di quest’anno in campo medico ho notato una grande enfasi sulla sostenibilità», afferma Sebastian Maier, una delle menti più brillanti del design medico tedesco e uno dei giurati del premio, dal suo quartier generale a Fürth, in Germania: «Inoltre i prodotti sono progettati per essere più facili da usare. Ciò è particolarmente importante in situazioni di stress per evitare errori operativi», aggiunge. Prima di fondare l’agenzia di design Corpus-C (2007), che sotto la sua direzione si è trasformata in uno dei principali operatori per il design medico, farmaceutico e di laboratorio, Maier ha insegnato come docente all’università e ha lavorato come product designer per aziende internazionali, ottenendo numerosi premi. «L’intelligenza artificiale e la robotica sono argomenti importanti nel design medico. Una sfida e un’arte per i pazienti e i chirurghi», continua il designer. 

 

E spiega perché i produttori dovrebbero investire di più nella progettazione di scanner MRI (imaging a risonanza magnetica), una tecnica di generazione di immagini usata a scopi diagnostici. «Lavoriamo da anni per rendere gli scanner meno clinici, più simili a mobili, con eleganti impiallacciature in legno. Questa caratteristica porta benefici dal punto di vista psicologico, i pazienti si sentono a loro agio. Inoltre, il legno è una risorsa rinnovabile e carbon neutral», prosegue Maier, che riafferma una caratteristica fondamentale della progettazione: «Per diventare più sostenibile anche l’aspetto deve diventare più durevole. Un design senza tempo, come è stato insegnato dopo il Bauhaus e la scuola di Ulm. Il design Zeilose è un design tipicamente tedesco. È meno soggetto alla moda, è un linguaggio semplice di forme, buone proporzioni e alto valore dei materiali», conclude Maier.

 

L’innovazione nel design contagia ogni settore, compresa l’edilizia e l’arredamento. Tra le aziende premiate c’è anche Gruus Architettura Italia con sede a Roma per il sistema di porta scorrevole minimale motorizzata GSE215-T, l’unico sistema del genere per edifici alti o ultraalti, da 150 a 300 metri. E poi la moda, con tessuti innovativi come Celium™ di Polybion, un’azienda spagnola con uffici anche in Messico. Utilizzando la fermentazione batterica di scarti di frutta agroindustriali, hanno realizzato un materiale biofabbricato, premiato all’iF Design, come alternativa alla pelle tradizionale per la moda, le calzature e l’interior design.

 

Anche settori apparentemente non fondamentali generano fatturati colossali, come l’industria dei giocattoli. Un riconoscimento quest’anno è andato a un’azienda cinese, Shanghai Artop Design Co., Ltd., che ha messo a punto X-Maker Joy, stampante 3D per bambini, che con la sua App consente di creare giocattoli. I bambini possono facilmente sfogliare una vasta libreria di modelli e stamparli con un solo clic. Questo è solo uno dei progetti in lizza in campo ludico. Qual è la sfida più difficile per chi progetta giocattoli fisici in un mondo dominato dai videogame? «I bambini amano ancora i giocattoli, ma il gioco digitale offre una gratificazione immediata, rendendo il coinvolgimento ancora più competitivo. La sfida non è solo progettare grandi giocattoli, ma anche sfondare in un mercato fisico e digitale affollato», spiega Chris Down, vicepresidente esecutivo e responsabile del design di Mattel, gigante globale della produzione dei giocattoli, nonché giurato dell’iF Design Award.

 

Da oltre trent’anni Down lavora nel settore. Ha progettato giochi da tavolo per Parker Brothers, prodotto videogiochi pluripremiati per Hasbro Interactive e co-fondato l’incubatore Atari Labs. In Mattel dirige le analisi dei consumatori, la progettazione di giocattoli e l’innovazione per decine di marchi tra cui Barbie, Hot Wheels, American Girl, Masters of the Universe. Il design dei giocattoli può svolgere un ruolo nell’educazione dei bambini? «Certo. I giocattoli modellano il modo in cui i bambini pensano, risolvono i problemi e interagiscono. Il gioco fisico sviluppa intelligenza, creatività e abilità sociale in maniera diversa dai videogame. I benefici per lo sviluppo e la socialità dei più piccoli sono innegabili», conclude Down.

L'edicola

Ustica: la verità sulla strage - Cosa c'è nel nuovo numero de L'Espresso

Il settimanale, da venerdì 11 aprile, è disponibile in edicola e in app