Le esequie del Pontefice saranno quelle di un "pastore" e non di un "potente di questo mondo". Conclave dal 5 o dal 10 maggio. Il Vaticano ha diffuso le prime immagini della salma che domani (23 aprile) verrà trasferita a San Pietro

Il giorno scelto per i funerali di Papa Francesco è sabato 26 aprile alle 10. Verranno celebrati, sul sagrato della basilica di San Pietro, dal cardinale decano Giovanni Battista Re. Dopo le esequie, la bara verrà portata come indicato nel testamento nella basilica di Santa Maria Maggiore per la sepoltura. Intanto il Consiglio dei ministri ha proclamato un lutto nazionale di cinque giorni. La Santa Sede ha diffuso le prime immagini della salma del Pontefice, vestito con casula rossa, il pallio e mitra bianca in testa, mentre domani (23 aprile) alle 9:00, come previsto dall’Ordo Exsequiarum Romani Potificis, la bara verrà trasferita in processione dalla cappella di Santa Marta (dove questa mattina ha fatto visita Sergio Mattarella) a San Pietro, dove verrà esposta ai fedeli per tre giorni. “Le esequie”, a cui parteciperanno tanti leader mondiali (da Trump a Macron, da Zelensky a Milei) saranno “quelle di un pastore e discepolo di Cristo e non di un potente di questo mondo”, ha sottolineato l’arcivescovo Diego Ravelli, maestro delle celebrazioni pontificie, per spiegare la sobrietà scelta da Papa Francesco per il suo funerale: nessuna esposizione del corpo su un catafalco, nessuna doppia veglia, né titoli magniloquenti e orpelli. Dopo il rito funebre sarà tempo del conclave, che dovrebbe partire tra il 5 e il 10 maggio, quando i cardinali di tutto il mondo si riuniranno per scegliere il 267º pontefice della storia della Chiesa.

Un funerale più sobrio

Un rito semplice e sobrio, una sepoltura “con dignità, ma come ogni cristiano”, come ha chiesto espressamente da Papa Francesco quando il 9 aprile del 2024 è stata approvata una nuova versione dell’“Ordo Exsequiarum Romani Pontificis”. Un cambio di linguaggio che è anche cambiamento di sostanza: durante le celebrazioni Bergoglio non verrà chiamato “Sommo pontefice della Chiesa universale” o “sovrano dello Stato della città del Vaticano”, ma semplicemente “Papa”, “Episcopus Romae” o “Pastor”. La prima novità è stata nella constatazione della morte, che è avvenuta “nella cappella privata della casa del Pontefice” e non più nella sua camera. Non più una triplice bara di cipresso, piombo e rovere, poi, ma un’unica “di legno e zinco”. Un altro elemento di novità sarà anche l’assenza del catafalco dove tradizionalmente gli altri pontefici venivano esposti. Il giorno dei funerali sarà il primo dei “Novendiali”, i nove giorni in cui, a San Pietro, si celebreranno messe di suffragio. 

I leader internazionali

Roma si prepara ad accogliere decine di leader internazionali che, insieme ai membri del governo italiano, parteciperanno ai funerali di Papa Francesco. Confermata la presenza di Donald Trump, che parteciperà insieme alla first lady Melania. Presente anche Emmanuel Macron, il presidente della Repubblica tedesca Frank Walter Steinmeier, i vertici europei (Ursula von der Leyen e Antonio Costa), il leader ucraino Volodymyr Zelensky, i reali spagnoli Felipe VI e Letizia, il premier britannico Keir Starmer e il principe William. Anche il presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, parteciperà insieme alla moglie Janja ai funerali di Papa Francesco, così come arriverà a Roma il leader argentino Javier Milei. Assente Vladimir Putin, nonostante ne abbia omaggiato "l'atteggiamento estremamente positivo nei confronti della Russi", mentre non è ancora chiaro se la Cina invierà una propria delegazione. 

Cosa prevede il lutto nazionale

Il Consiglio dei ministri ha proclamato un lutto nazionale di cinque giorni per la morte di Papa Francesco, oltre alla nomia dell'attuale capo dipartimento della Protezione civile, Fabio Ciciliano, commissario straordinario per lo svolgimento dei suoi funerali. Le ultime volte che in Italia è stato proclamato il lutto nazionale sono state per la morte di Silvio Berlusconi, dopo la tragedia del ponte Morandi e dopo il terremoto de L'Aquila e, nel 2005, quando mori Papa Giovanni Paolo II (ma in quell'occasione i giorni erano stati sette). I giorni di lutto nazionale non saranno giornate festive, ma ci saranno una serie di disposizioni da rispettare: tutti gli edifici pubblici e istituzionali espongono le bandiere (italiana ed europea) a mett'asta; nelle scuole, negli uffici pubblici, durante eventi sportivi e culturali verrà osservato un minuto di silenzio; gli eventi culturali o sportivi e le manifestazioni pubbliche potranno essere sospesi o ridotti.

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