Per una volta ho deciso di dire anch'io la mia, visto che ne viene data possibilità. Mi confronto spesso su questo tema con le persone che vedo per lavoro, e sono tante, nonostante la mia sia una realtà in un paesino del bellunese. Purtroppo c'è molta disillusione, innanzitutto le promesse fatte vengono puntualmente disilluse, ma non solo nelle azioni pratiche, anche nei concetti. Troppo facile esprimere dei concetti e pochi mesi dopo l'esatto opposto (Salvini docet). Poi non c'è più distinzione tra destra, centro e sinistra: si corre sempre più il rischio di votare una persona e trovare quella persona da tutt'altra parte, pochi mesi dopo.
Manca coerenza, rispetto nei confronti del popolo, concetti fondamentali puntualmente disillusi. Ce ne sarebbe da dire, ma il concetto in sintesi è questo: la classe politica in generale si dimostra sempre più inadeguata.
Ora vedremo con il referendum la risposta della popolazione, ma non mi aspetto grandi numeri.
Grazie e cordiali saluti, Collet Peter Gian
La risposta
La classe politica si dimostra sempre più inadeguata, verissimo. Coma del resto tutta la classe dirigente. Ma non sarà un po' anche colpa nostra? La coscienza civica e la qualità della classe dirigente non si formano solo alle elezioni, ma nei comportamenti quotidiani di tutto il Paese...
Sergio Rizzo
La replica
Grazie per la risposta. È però anche vero che non si può formare una classe politica e dirigente in pochi anni. Questo è il risultato di una malattia che si protrae da tempo. Opinione personale, la vera classe politica è finita con "mani pulite", della serie si stava meglio quando si stava peggio.
Saluti, Collet Peter Gian
L'iniziativa "A urne aperte"
L’area dell’astensionismo oggi sfiora metà degli aventi diritto al voto: un problema enorme per la democrazia italiana, cui però partiti e politici si mostrano indifferenti. All'email fugadallademocrazia@gmail.com potete raccontare perché non votate più. E magari suggerire che cosa dovrebbe fare la classe politica per farvi tornare a votare. È un canale aperto per dare parola a chi si sente deluso dalla politica, ma anche a chi crede che le cose possano cambiare.
Illustrazione in anteprima di Donatella Civiello