Reportage fatti di disegni. Sono quelli di Joe Sacco, giornalista illustratore che nel suo ultimo libro racconta il brutto della guerra in Bosnia

Orrore a fumetti

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Joe Sacco, maltese-americano, è un giornalista disegnatore che lavora sul campo come un antropologo. Va in zone di guerra, entra in contatto con realtà non coperte dai media: ascolta testimoni, stringe amicizie, si coinvolge nel mondo descritto. Lentamente ne scopre le storie e poi altrettanto lentamente le racconta. I suoi sono infatti reportage a fumetti. Il fumetto è un mezzo lento che contrasta con i tempi della circolazione della notizia.

E infatti il giornalismo se ne serve oggi solo per la satira. Sacco ne fa un uso nuovo, rivelandone potenzialità sorprendenti nel documentare complesse situazioni umane e politiche. A differenza di chi lavora con la fotografia e il video, supporti canonici del giornalismo, il disegnatore non deve solo catturare immagini ma sedimentarle nella propria memoria emotiva, per poi ripeterle in ogni quadro. Così le sue tavole, dal tratteggio preciso e dagli sfondi dettagliati, cariche di un diverso senso del tempo, hanno spesso quella forza di verità che viene dalla partecipazione profonda a ciò che si documenta. Dopo 'Palestina' è ora in italiano 'Gorazde'.

La piccola città della Bosnia orientale rimase isolata dentro ai territori serbi durante la guerra: un'enclave musulmana sottoposta alla pulizia etnica dei cetnici. Sacco vi è arrivato poco dopo, alla fine del '95. Le storie parlano di fosse comuni, stupri, persone indotte a uccidere i vicini di casa con cui avevano rapporti d'amicizia, fame, marce letali sulle montagne per rifornirsi di cibo. E assieme alle storie ci arriva la concretezza dei luoghi: gli sfregi a 'zampata d'orso' lasciati dai mortai, la Drina che scorre in mezzo alle case semibruciate trasportando cadaveri dalle città più a monte, il modo di tagliare la legna, le fisionomie, gli abiti, i ritrovi. Anche l'autore è dentro, occhialini a specchio e labbra sporgenti, mentre ascolta i racconti dei sopravvissuti, mangia, beve e fuma con loro.

Mentre i media si concentravano su Sarajevo, Sacco è andato a vedere cosa accadeva alla popolazione in una di quelle città che furono dichiarate, assieme a Sebrenica, zone protette dall'Onu. Un capitolo orribile e in gran parte rimosso della storia recente, svoltosi sotto gli occhi dei 'mediatori di pace'.



Joe Sacco, 'Gorazde. Area protetta', Mondadori, pp. 227, E 16,50

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