
I leghisti, dopo aver dilapidato nella corruzione e nel nepotismo il capitale politico accumulato negli anni, hanno deciso di ricostruire il loro elettorato parlando agli sconsiderati.
NON PIÙ L'ELETTORATO delle partite Iva, né il ceto medio produttivo dell'operoso Nord: l'obiettivo della dirigenza politica della Lega è agglomerare i razzisti, quella parte del suo elettorato delusa, ma su questo tema ancora disposta a sentirsi chiamata all'azione. Solo con queste persone può avere successo la litania di insulti, che vengono rincarati in sede di apparente giustificazione. Parole dal senno fuggite, continuano a ripetere gli alti papaveri (oramai sono rimasti solo quelli) del partito. In realtà, ognuno di questi interventi rappresenta un'azione di guerriglia, posta in essere da un esercito in rotta. E che a distanza di anni siano tornati a dettare la linea i Borghezio e i Boso è conferma di quanto dico.
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