Ora sì che la Lega è pericolosa

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Altro che ceto medio produttivo e ed elettorato delle partite Iva. Oggi il movimento vuole agglomerare i razzisti, quelli che gioiscono per l'affondamento dei migranti. Una vera scheggia impazzita della democrazia italiana

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Lo squallore delle affermazioni del padre del porcellum sul ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge è tanto evidente da sconsigliare qualsiasi tipo di commento, si dirà, per evitare amplificazioni. Ma per quanto possa sembrare assurdo, le affermazioni di Calderoli sono un atto politico, opera di un parlamentare navigato ed esponente di un partito che ha giocato un ruolo importante nelle peggiori nefandezze dell'ultimo ventennio. È dunque per puro calcolo che gli esponenti della Lega - normalmente in ciò accomunati ai fascisti di Forza Nuova - non perdono occasione per offendere, sempre con argomenti di natura razziale, il ministro Kyenge.

I leghisti, dopo aver dilapidato nella corruzione e nel nepotismo il capitale politico accumulato negli anni, hanno deciso di ricostruire il loro elettorato parlando agli sconsiderati.

NON PIÙ L'ELETTORATO delle partite Iva, né il ceto medio produttivo dell'operoso Nord: l'obiettivo della dirigenza politica della Lega è agglomerare i razzisti, quella parte del suo elettorato delusa, ma su questo tema ancora disposta a sentirsi chiamata all'azione. Solo con queste persone può avere successo la litania di insulti, che vengono rincarati in sede di apparente giustificazione. Parole dal senno fuggite, continuano a ripetere gli alti papaveri (oramai sono rimasti solo quelli) del partito. In realtà, ognuno di questi interventi rappresenta un'azione di guerriglia, posta in essere da un esercito in rotta. E che a distanza di anni siano tornati a dettare la linea i Borghezio e i Boso è conferma di quanto dico.

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