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Silvio Berlusconi e il Milan a Mister Bee Dai fondi neri si passa ai fondi rossoneri

Silvio Berlusconi e mister Bee
Silvio Berlusconi e mister Bee

I consulenti del thailandese nell'acquisto della squadra di calcio lavoravano nella società londinese che gestiva le offshore di Berlusconi. Quella legata allo studio Mills, che ha fatto sparire oltre 300 milioni

Silvio Berlusconi e mister Bee
Dai fondi neri ai fondi rossoneri. La vendita del Milan di Silvio Berlusconi ha un risvolto molto meno esotico e fin qui rimasto riservato. Un'inchiesta de “L'Espresso” in edicola da venerdì 4 settembre e già online su Espresso+ rivela che i consulenti del compratore Bee Thaechaubol sono vecchie conoscenze della Fininvest. Gerardo Segat, Paolo Di Filippo e Andrea Baroni, fondatori della società di Lugano Tax & Finance, adesso assistono l'uomo d'affari thailandese. La loro carriera è però iniziata una ventina di anni fa a Londra nel gruppo del finanziere Ali Sarikhani. E in particolare negli uffici della Edsaco. E quest'ultima altro non era che lo snodo della finanza occulta del gruppo Berlusconi.

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La vicenda risale al 1996, quando i magistrati di Milano alzarono per la prima volta il velo sulla rete di società off shore del sistema Fininvest. Ebbene, a quell'epoca, i tre professionisti della Tax & Finance lavoravano per il gruppo finanziario inglese che amministrava quel network di sigle estere intestatarie di conti bancari segreti. Proprio la scoperta di quelle società cassaforte è costata all'ex presidente del consiglio, nel 2013, la condanna definitiva per frode fiscale e la decadenza da parlamentare. Alla perquisizione a Londra era sicuramente presente Baroni, che è citato anche nelle sentenze.

La sentenza definitiva dello stesso caso giudiziario spiega che durante quella movimentata perquisizione, come ricostruisce l'Espresso, alla polizia inglese furono nascosti i fascicoli sulle offshore personali di Berlusconi. Società-cassaforte scoperte dai magistrati solo dieci anni più tardi, proprio con l'indagine sui diritti tv di Mediaset. Quelle offshore, come hanno poi accertato i giudici, custodivano più di 300 milioni di dollari, accumulati su conti esteri mai dichiarati al fisco.

La Tax & Finance di Lugano, scrive l'Espresso, è una società di consulenza, specializzata in finanza offshore, che oggi vanta circa mille clienti, un centinaio di dipendenti e una rete di filiali estesa da Panama a Dubai, dal Lussemburgo a Dublino, da Montecarlo fino alla Nuova Zelanda. La galassia T&F ha anche una holding Cipro e ottimi agganci nel mondo dei milionari russi.

L'inchiesta integrale è sull'Espresso in edicola da venerdì 4 settembre e online su Espresso+

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