Il sindaco Mario Pardini in risposta a un nostro articolo

Egregio Direttore,

 

in merito all’articolo a firma di Simone Alliva, pubblicato sul sito Lespresso.it in data 19.10.2023, dal titolo "II no alla strada per Sandro Pertini è segno che Lucca è ormai il laboratorio nero della Toscana", il Sindaco di Lucca, Dott. Mario Pardini, formula mio tramite richiesta di rettifica della notizia ai sensi dell’art. 8 della Legge n.47/1948. Al netto delle considerazioni svolte dal giornalista, le affermazioni riportate in detto articolo circa la natura della partecipazione del Sindaco alla messa svoltasi il 15 ottobre scorso nella chiesa di San Pietro a Vico in Lucca sono radicalmente false e ciò, stante la datazione dell’articolo successiva alla predetta funzione, era facilmente verificabile.

 

Lo stesso Sindaco peraltro nel corso della riunione del Consiglio Comunale del 10 ottobre 2023 aveva chiaramente anticipato. intervenendo su una raccomandazione del consigliere Alfarano, che la sua partecipazione alla messa costituiva un atto “assolutamente privato”. E dunque privo di qualunque valore di rappresentanza del Comune di Lucca. Stupisce dunque che una testata di tale tradizione e importanza quale L 'Espresso abbia pubblicato le affermazioni che seguono: “Il sindaco prete” come è stato battezzato domenica scorsa dopo che il prete di San Pietro a Vico lo ha invitato a partecipare a una funzione finalizzata a mettere Lucca sotto la protezione della Madonna. Ha officiato cosi la cerimonia di consacrazione della città “al cuore immacolato di Maria”. Una funzione religiosa che pero ha avuto “il carattere di un atto pubblico”. La fascia tricolore sopra l'abito talare. 

 

Tali affermazioni rappresentano una situazione mai verificatasi e sono dunque radicalmente false: il Sindaco Mario Pardini il giorno 15 ottobre scorso ha infatti partecipato ad una semplice messa celebratasi nella chiesa di San Pietro a Vico, senza che nel corso della stessa mai sia stata pronunciata alcuna espressione o sia stato compiuto alcun gesto “finalizzato a mettere Lucca sotto la protezione della madonna”. Tantomeno tale funzione religiosa ha presentato “il carattere di un atto pubblico”, atteso che il Sindaco ha partecipato alla messa in veste assolutamente privata.