La sede di Red tv, a pian terreno di Palazzo Grazioli, era rimasta vuota dopo il fallimento della tv di Max. E al premier non è sembrato vero di potersi allargare. Anche perché ha un ingresso secondario, molto riservato

Da D'Alema a Berlusconi: in effetti è un déjà vu. Questa volta non per passaggi politici ma logistici.

È successo che Red Tv, canale satellitare di orbita dalemiana, ex Nessuno tv che era invece di stampo veltroniano, con la mission sbaragliatrice di diventare l'emittente generalista del Pd e di tutto il centrosinistra, ha chiuso i battenti con strascico di polemiche per licenziamenti e cassa integrazione.

La sede della tv rossa era niente di meno che nel seminterrato di Palazzo Grazioli, con un via vai di "comunisti" ronzanti intorno alle nobili mura arrischiando persino un faccia a faccia con l'inquilino numero uno dell'immobile.

Più volte, Berlusconi aveva manifestato il malcontento per una vicinanza con "rivoluzionari" perdipiù giornalisti e linguacciuti e per la necessità di proteggere la sua privacy (e si capisce bene il perché). Risultato, dopo la chiusura e qualche mese di stand by sull'affitto, il presidente del Consiglio ha affittato anche il seminterrato. L'entrata è secondaria, ottima per cene eleganti e sobrie e quattro salti innocenti. Grazie Max.

D. P.

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