La titolare del dicastero dell'integrazione appoggia la mobilitazione del nostro giornale per il riconoscimento all'isola sul canale di Sicilia. "La solidarietà e la passione dimostrate dai cittadini meritano il premio"

Anche il ministro dell'integrazione Cecile Kenge sostiene la candidatura per il premio Nobel per la Pace a Lampedusa, lanciata giovedì dall'Espresso. "Da anni l’isola di Lampedusa è la porta d’Europa che con tutti i mezzi fronteggia quella che non può più definirsi un’emergenza, ma un quotidiano punto di approdo  per uomini, donne e bambini in fuga da terribili situazioni di guerra e/o povertà", spiega il ministro in una dichiarazione rilasciata al nostro giornalista Giovanni Tizian.

"Dove spesso, questa fuga è anche sinonimo di morte che si consuma sotto gli occhi degli abitanti e degli operatori dell’isola.  

E’ proprio a quelle donne e uomini, che vanno i nostri più sentiti ringraziamenti che ogni giorno danno conforto con tutti i mezzi a queste persone, prodigandosi con le proprie mani dimostrando solidarietà, passione e fratellanza nei confronti di coloro che sono alla ricerca disperata di una vita migliore. Quei cittadini italiani meritano il più alto segno di riconoscimento come il Nobel per la Pace”.

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