Colloquio col governatore della regione Toscana, che ha intrapreso una battaglia a sostegno dei pendolari delle ferrovie locali
Sveglia all’alba e poi via sul primo treno ?dei pendolari. Stavolta a fare la scelta ?del mezzo pubblico è il governatore della Toscana, Enrico Rossi, che ha cominciato ?a percorrere alcune tratte insieme a chi tutti i giorni usa il treno per andare a lavorare.
Presidente, come si trova ad alzarsi prestissimo per prendere un treno regionale?«Per me è un modo per sollevare l’attenzione sui pendolari e sullo stato indecoroso dei treni locali. Chi viaggia sul treno ogni giorno per andare a lavorare non è contrario all’Alta velocità, ma non accetta più i carri bestiame regionali».
Tanto che lei non ha rinnovato il contratto con Trenitalia e vuole portare a gara il trasporto toscano su rotaia.«Non si può accettare il bello e il cattivo tempo dalle Ferrovie dello Stato, così senza fiatare. Dalla Versilia a Firenze in treno si impiegano due ore, quando non ci sono ritardi che sono all’ordine del giorno. ?Sto facendo una battaglia per migliorare il trasporto regionale. In Toscana basterebbero 800 milioni per intervenire sulla rete ferroviaria e sull’acquisto di nuovi convogli. Invece si sono spesi 90 miliardi per costruire l’Alta velocità, e il resto va a ramengo. ?Il governo poi, con le passate finanziarie, ?ci ha pure obbligato ad aumentare i biglietti per le tratte regionali. Invece, grazie al meccanismo della concorrenza tra Trenitalia e Italo-Ntv, i prezzi dell’Alta velocità sono diminuiti, ampliando le classi da due a quattro, con posti extralusso».
Eppure l’Alta velocità ha riunito il Paese. ?La chiamano “la metropolitana d’Italia”.«Senza dubbio. Basterebbe distribuire ?a tutti alcune comodità del trasporto ferroviario. Da una parte si viaggia nei salottini e dall’altra in scompartimenti sporchi, su treni fatiscenti, con binari unici. Come Regione abbiamo affidato a Trenitalia 50 milioni per comprare nuovi treni diesel da far viaggiare sulle tratte non elettrificate che Moretti aveva chiuso. Non vogliamo una Regione a due velocità».
Ma quali sono i numeri dei viaggiatori sulle tratte regionali?«Ecco, questo calcolo è sorprendente. Secondo Legambiente, in Italia usano l’Alta velocità 40 mila persone al giorno. Invece, dai dati del ministero dei Trasporti ogni giorno ci sono circa 68 mila utenti dell’Alta velocità contro un milione e 370 mila utenti dei treni regionali. Vogliamo fare qualcosa?»
Perché ce l’ha con Mauro Moretti?«No, Moretti è capace. Ha fatto una grande opera di modernizzazione per l’Italia, ma non si può mantenere l’Alta velocità a scapito della maggioranza dei cittadini che usano ?il treno. La politica deve riprendere in mano la situazione. La cosa più imbarazzante alle stazioni è scendere da un “carro bestiame” e vedere i trolley che sfilano verso i Frecciarossa».
Messa così sembra un film di Nanni Loy... Servono ulteriori investimenti pubblici?«Ecco, non vorremmo essere vittime di una nuova candid camera. Purtroppo il governo ha già regalato 70 milioni di risparmio, spartiti tra Trenitalia e Italo-Ntv, abbassando il costo dell’uso della rete ferroviaria nazionale. E noi, col taglio dei trasferimenti alle Regioni, facciamo molta fatica».