Un video promozionale su YouTube mostra gli operai e i dipendenti Fiat mentre si scatenano sulle note di Pharrell Williams. Durissimi i sindacati: "In quella fabbrica non hai neppure il tempo per guardare che ore sono. Altro che ballare"

"We are happy from Melfi”: la tendenza web del momento, sulle note di Pharrell Williams entra nello stabilimento lucano della FIAT. E suscita polemiche e ilarità. “Sembra un video di propaganda di quelli dell’Istituto Luce” dice all’Espresso Emanuele De Nicola, segretario generale della FIOM Basilicata. “In quella fabbrica non hai nemmeno il tempo di guardare l’orologio, figurarsi se puoi ballare”, spiega.

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Nelle immagini pubblicate in rete si vedono operai e ammnistrativi danzare tra le linee di montaggio o negli uffici, personale che balla persino nello studio del capo del personale, operai in fila come nelle feste anni ’80 a fare il trenino lungo la catena di montaggio. Ballano pure il direttore dello stabilimento e quello del personale.

Un vero e proprio inno alla felicità, come i circa ottocento video realizzati in tutto il mondo sulle note della colonna sonora di “Cattivissimo me 2”, che ha sfiorato l’Oscar. Un’immagine che, però, stride con la condizione dei lavoratori dello stabilimento SATA di Melfi. Un passato fatto di licenziamenti dichiarati illegittimi dal Tribunale e di minacce agli operai sulla catena di montaggio e un presente di continuo ricorso alla cassa integrazione, con un massimo di due settimane di lavoro al mese.

“È un’offesa per quei lavoratori che soffrono: sia perché non lavorano, sia per i metodi di lavoro - prosegue De Nicola - Quando hai la pausa, devi scegliere se andare al bagno o andare a prendere una bottiglietta d’acqua”. Per il sindacato di Landini, insomma, il clima dentro lo stabilimento non è oggi tanto diverso da quello denunciato negli anni scorsi, quando a Melfi furono persino licenziati tre iscritti Fiom. “Magari fosse così come si vede nel video” è il commento di uno di loro, Giovanni Barozzino, oggi senatore della Repubblica: “Da quel che mi raccontano gli operai, lì dentro non si è così sereni. Purtroppo”.

Caustico il commento di Michele De Palma, responsabile nazionale del comparto auto per FIOM: “È curioso: non abbiamo firmato il nuovo contratto perché sono state cancellate le pause e aumentati i carichi di lavoro. Scopriamo, oggi, che c’è chi può ballare, purché sia in sintonia con il nuovo Direttore”.